
Milano, la protesta degli studenti dei licei contro la didattica a distanza. FOTO
Ragazzi e ragazze delle scuole milanesi si sono nuovamente mobilitati contro la chiusura degli istituti, radunandosi pacificamente di fronte alla sede della Regione Lombardia. Si chiede la riapertura delle scuole in sicurezza. LA FOTOGALLERY
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Gli studenti e le studentesse milanesi chiedono a gran voce la riapertura delle scuole in sicurezza. E per farlo alcune decine di liceali si sono radunati in maniera statica di fronte alla sede della Regione Lombardia
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Ciò che si 'denuncia' è l'incongruenza della serrata degli istituti a fronte di tante altre attività giudicate meno essenziali che rimangono aperte
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Ci sono "profumerie aperte e scuole chiuse", ha sottolineato una studentessa, per la quale "è incredibile che a differenza di tutti i Paesi europei che hanno puntato sulla scuola, in Italia sia la prima cosa che ha chiuso"
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La studentessa ha inoltre aggiunto che "non è possibile che ci siano studenti di serie A e di serie B: c'è chi ha situazioni difficili a casa o chi non ha i mezzi per seguire adeguatamente la didattica a distanza"
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Una delle questioni più 'calde' è la mobilità. Gli studenti denunciano i mezzi affollati, che considerano il vero nodo del problema
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Tra le alternative proposte quella di organizzarsi in turni scaglionati per risolvere tutto senza chiusure
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I ragazzi sostengono che la riapertura delle scuole non è stata responsabile dell'iniziale rialzo dei contagi perché gli istituti erano luoghi messi in sicurezza
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La richiesta è che il governo si prenda l'impegno di riaprire le scuole il prima possibile
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In piazza ci sono, tra gli altri, studenti dagli istituti Volta, Carducci, Einstein, Parini e Tito Livio - riuniti sotto la sigla "Studenti Presenti" - che intendono proseguire la mobilitazione nelle prossime settimane
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Gli studenti vorrebbero protocolli sanitari ben precisi per ogni scuola, in modo da poter tornare in sicurezza a lezione
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"Non chiediamo il 100% in presenza, ma che la didattica a distanza non sia la norma", hanno spiegato i manifestanti
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Gli studenti non vogliono arrendersi: per questo continueranno, ad esempio, a mantenere i contatti con i parlamentari e gli altri esponenti della sfera pubblica sensibili alla loro protesta
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L'ultimo monitoraggio in Italia ha registrato quasi 38mila nuovi contagi con un numero record di tamponi (234.672)
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Le vittime registrate il 12 novembre sono state 636. Il rapporto tra test e positivi è stato del 16,1%
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Sono stati dati in linea con questi, che si sono protratti per un periodo di tempo significativo, a spingere il governo alla nuova stretta sulla scuola con il ricorso alla didattica a distanza
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