
Covid-19, in Italia 37.978 nuovi contagi: regione per regione, i casi più preoccupanti
L'ultimo bollettino del ministero della Salute ha registrato 234.672 tamponi analizzati su tutto il territorio nazionale: si tratta di nuovo record. Da Nord a Sud, ecco i numeri sui contagi e le situazioni che causano maggiore apprensione

Il bollettino del ministero della Salute del 12 novembre ha indicato 37.978 nuovi casi di coronavirus a fronte di 234.672 tamponi processati. Si tratta del nuovo record di test in un giorno. Ecco i numeri regione per regione e i casi che destano maggiore preoccupazione
Il bollettino del 12 novembre
Il presidente della Fonazione Gimbe Nino Cartabellotta ha spiegato che in Italia si sono superati "i 600.000 casi attualmente positivi" tra "isolamento domiciliare, ricoverati con sintomi e in terapia intensiva". Questo "è un dato importante perché un'epidemia si definisce 'fuori controllo' nel momento in cui i positivi superano l'1% della popolazione", ha sottolineato
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Resta la Lombardia la regione con il maggiore aumento di nuovi casi in 24 ore, che secondo il bollettino del 12 novembre sono 9.291. Sul totale dei 636 decessi registrati ieri 12 novembre, 187 sono avvenuti nella sola Lombardia
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Con 4.787 casi, il Piemonte è la seconda regione con più contagi registrati il 12 novembre, a fronte però di un numero record di tamponi processati (+24.901). Sono 77 le nuove vittime. L'incremento dei ricoveri negli ospedali piemontesi ha dato segni di rallentamento: il bollettino dell'Unità di crisi regionale riporta +8 pazienti in terapia intensiva (in totale 348), +43 negli altri reparti (ora 4.833)
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In Trentino il 12 novembre si sono registrati 8 decessi e 253 nuovi casi positivi, esattamente come ieri. Negli ospedali sono stati accolti circa una trentina di nuovi pazienti. Al momento i malati Covid nei vari reparti sono 368, di cui 30 in terapia intensiva
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In Alto Adige il 12 novembre si sono registrati altri 6 decessi, facendo salire il dato complessivo dall'inizio della pandemia a 365. I laboratori dell'Azienda sanitaria nelle ultime 24 ore hanno effettuato 3.437 tamponi, rilevando 694 nuovi casi positivi
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In Veneto cresce la curva dei nuovi contagi, con 3.564 casi in 24 ore: sfondato il 'tetto' di 90mila contagiati dall'inizio dell'epidemia (90.901). Il 12 novembre si sono registrati 38 nuovi decessi, con il totale a 2.727. Negli ospedali ci sono 1.876 ricoverati in area non critica (+103 rispetto al giorno precedente) e 221 nelle terapie intensive (+5)

In Friuli Venezia Giulia il 12 novembre sono stati rilevati 838 nuovi contagi (7.529 tamponi eseguiti) e 9 decessi. Salgono a 47 i pazienti in terapia intensiva, mentre rimangono 346 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 498

In Friuli-Venezia Giulia il presidente della regione Massimiliano Fedriga ha emanato una nuova ordinanza con nuove misure restrittive: negozi chiusi la domenica, centri commerciali chiusi anche nei prefestivi, vietate le passeggiate nei centri storici e attività sportive consentite solo in periferia. Inoltre, si raccomanda di riservare agli anziani l'accesso ai negozi nelle prime ore del giorno
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In Liguria, secondo "l'ultimo report sul Covid, arrivato dal governo e dall'Istituto superiore di sanità e che comprende il periodo dal 2 all'8 novembre, indica che gli indici Rt sono in discesa. L'Rt medio è infatti di 1,2 e l'Rt sintomi di 1,1". A riferirlo il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti

Sono 2.402 i contagi registrati il 12 novembre in Emilia-Romagna, individuati sulla base di 20.310 tamponi. Si contano 49 morti. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 228 (in aumento di 6), 2.094 sono quelli in altri reparti Covid (+22)

Sempre in Emilia-Romagna un nuovo focolaio è scoppiato nel Modenese, in un centro disabili. Si tratta, come riporta l'edizione locale del Resto del Carlino, del centro socio riabilitativo residenziale per disabili Il Melograno di Montese, in Appennino. Nella struttura, gestita dall'Asp di Vignola, sono risultati positivi ai tamponi rapidi 15 ospiti su 17, oltre a 5 dei 21 operatori

In Toscana sono pesanti le conseguenze dei focolai nelle Rsa dell'Empolese: salgono a 25 i morti tra gli ospiti. L'ultima è una paziente della Rsa Ciapetti di Castelfiorentino (Firenze). Nell'Empolese Valdelsa, a oggi, sono quattro le Rsa interessate da focolai: Villa Serena di Montaione (Firenze) con 17 decessi, la Vincenzo Chiarugi di Empoli (Firenze) con sei decessi, L'Abbraccio di Capraia e Limite (Firenze) e la Ciapetti di Castelfiorentino con un decesso a testa. Decine i contagiati delle strutture, tra anziani e personale

Nel Lazio "su oltre 29mila tamponi (+2.575), si registrano 2.686 casi positivi (+207), 49 decessi (+11) e 301 guariti (-143)", ha riportato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato. Il rapporto tra positivi e tamponi resta intorno al 9%

I dati del 12 novembre evidenziano il calo di ricoverati negli ospedali dell'Umbria, passati da 427 a 423, di cui 69 in terapia intensiva (+1). Balzo avanti invece dei nuovi casi, 783 (totale 17.036), contro i 515 del giorno precedente. Le nuove positività sono state riscontrate su 5.824 tamponi analizzati (totale 346.677), anche questi in aumento. La percentuale di positivi è al 13,4% mentre il giorno precedente era del 10,8. Altre 8 le vittime, 226 totali

Nuovo record di positivi, il 12 novembre, nelle Marche, a fronte di un elevato di numero di test: i contagi sono 733, pari al 17,5% dei 4.186 tamponi totali. Secondo i dati del Servizio Sanità, ci sono però altri 100 casi positivi: si tratta del referto arrivato dopo 96 ore di 297 tamponi

In Campania impennata del numero dei positivi. Sono 4.065 quelli riportati il 12 novembre, contro i 3.166 del giorno precedente. Aumentano i tamponi: sono 23.840 a confronto dei precedenti 18.446. I morti sono 31 (nei giorni dal 7 all'11 novembre). Il rapporto tra tamponi e positivi si attesta al 17%

In Puglia, dal bollettino del 12 novembre, risulta che sono stati analizzati 8.936 test con 1.434 nuovi casi. Inoltre, sono stati registrati 39 decessi. Secondo il professore Pierluigi Lopalco, assessore in pectore alla Sanità della Regione, "il Covid blocca il sistema sanitario: oggi abbiamo oltre 1.200 persone ricoverate e 140 in terapia intensiva"

Sempre in Puglia, nella casa di riposo Giovanni XXIII di Alberobello, in provincia di Bari, sono ancora 50 gli anziani positivi. A distanza di un mese, il focolaio non si è ancora spento: solo tre anziani sono negativi e si trovano in isolamento in un'ala della struttura. Lo scorso ottobre è stato diagnosticato il Covid a 59 anziani e 12 operatori, otto ospiti sono deceduti, uno è guarito

E ancora in Puglia continuano a preoccupare i focolai nelle Rsa. Ne è stato accertato un altro in una seconda Residenza sociosanitaria di Corato (Bari). Si tratta della Regeneration Home, dove sono stati individuati 48 positivi (38 asintomatici tra gli ospiti e 10 contagi tra il personale). L'11 novembre, in un'altra Rsa della stessa città, Casa Alberta, sono stati accertati 75 contagi (56 pazienti sui 66 ospiti della struttura e 19 dei 60 operatori)

Dopo un giorno di lieve calo, in Basilicata il 12 novembre sono tornati a salire, seppur lievemente, i contagi: sono 228 i casi positivi sugli ultimi 1.615 tamponi analizzati, mentre 24 ore prima erano stati 189 su 1.456. Aumento minimo (da 152 a 153) per i ricoverati, con le terapie intensive stabili a 19

Sono 426 (in aumento di 50) i nuovi positivi riscontrati il 12 novembre in Calabria su 3.313 tamponi. Si registra anche una vittima, con il totale dei decessi che arriva a 157. Crescono i ricoverati: tre nuovi ingressi in terapia intensiva, che portano il totale a 21, e 12 in reparto (ora 298)

In Sicilia - dove il 12 novembre sono stati registrati 1.692 nuovi casi a fronte di 9.455 tamponi - un focolaio si è sviluppato all'interno del pronto soccorso dell'ospedale Civico di Palermo. Almeno 14 tra medici e infermieri sono risultati positivi nel corso dei controlli effettuati regolarmente sul personale sanitario. All'interno del pronto soccorso sono ricoverati almeno 50 pazienti Covid, alcuni anche in condizioni critiche. Al momento sono stati eseguiti diversi tamponi agli altri operatori sanitari in servizio, molti sono già risultati negativi

In Sardegna, Silanus, paese di 2mila abitanti in provincia di Nuoro, è stato posto in lockdown dal sindaco Gian Pietro Arca dopo la crescita dei contagi e la terza vittima in pochi giorni. L'ordinanza resterà in vigore per una settimana. Chiuse scuole, bar e ristoranti, mercati, uffici comunali, cimitero, impianti sportivi. Sospesi anche estetisti, parrucchieri, negozi di abbigliamento. Stop a messe, cerimonie civili e religiose, funerali compresi

Sono 13.794 i casi complessivamente accertati in Sardegna dall'inizio dell'emergenza. Nell'ultimo aggiornamento dell'Unità di crisi regionale del 12 novembre si registrano 301 nuovi casi (115 in meno del giorno precedente), su 4.144 test. Si registrano anche 5 decessi (298 in tutto). Sono invece 424 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (6 in più), mentre è di 56 (+2) il numero dei pazienti in terapia intensiva