I nuovi dati del ministero della Salute registrano un nuovo record di test effettuati. I decessi sono 83 in 24 ore. Le terapie intensive aumentano di 47 unità. Monitoraggio Iss. Indice Rt in Italia all'1,17. In Campania scuole chiuse fino al 30 ottobre: lezioni solo a distanza. In Valle d'Aosta disposta chiusura tre comuni. L'Italia è uno dei 5 Paesi europei in arancione nella prima mappa armonizzata pubblicata oggi dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc)
Ministero-Iss, epidemia accelera, è fase acuta
Coronavirus Francia, oltre 30.000 contagi in 24 ore
Covid, anche Federica Pellegrini è positiva
Covid Valle d'Aosta, disposta chiusura tre comuni
Covid Lombardia, altre due suore decedute in focolaio nel Pavese
Covid Sicilia, a Palermo vietata vendita alcolici dalle 21 multe alle 6
Resta sempre consentita la vendita con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per attività di confezionamento che di trasporto. Restano analogamente immutate le norme previste la mescita all'interno dei locali introdotte
dal recente DPCM. Il Sindaco ha stabilito che la trasgressione all'odierna ordinanza comporti una multa da 400 a 1000 euro.
Covid Spagna, 6.603 nuovi contagi e 140 morti in 24 ore
Vaccini: Guerra (Oms), superato rischio accaparramento
Sugli attesi vaccini per la cura del Covid "stiamo andando nella giusta direzione in maniera collegiale. Credo sia superato il rischio politico di una concorrenza spietata sull'accaparramento di dosi di vaccino nel momento in cui saranno a disposizione le prime dosi". Lo ha detto Ranieri Guerra, direttore aggiunto Oms a RaiNews24. La mia organizzazione, ha aggiunto, "sta lavorando sia con l'industria farmaceutica sia con gli Stati membri per procedere nella direzione indicata anche dal presidente Mattarella oggi verso una solidarietà e una collaborazione tale per cui, aldilà dei diritti di proprietà intellettuale, non prevalga l'interesse economico".
Valentino Rossi positivo: "Arrabbiato, ho rispettato protocolli"
Covid, prefetto Milano: non siamo a marzo, più preparati
"L'elemento da sottolineare è che non siamo a febbraio e marzo, siamo più preparati da tutti punti di vista compresa la consapevolezza della rapidità della progressione del contagio". Lo ha sottolineato il prefetto di Milano, Renato Saccone, al termine del vertice in prefettura con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. "Abbiamo elementi di forza in più e sappiamo anche quanto può essere pericolosa l'evoluzione - ha concluso-. I luoghi fondamentali di contagio non sono quelli controllati ma di contesto sociale largo e legato alla popolazione giovanile".