
Coronavirus, monitoraggio Iss: Rt nazionale a 1,17, epidemia "in fase acuta"
Il report settimanale dell'Istituto superiore di Sanità-Ministero della Salute relativo al periodo dal 5 all'11 ottobre: "Il virus circola in tutta Italia, criticità nei servizi territoriali e aumento dell'occupazione dei posti in terapia intensiva". È "necessaria", afferma il documento, "una rapida analisi del rischio sub-regionale per il tempestivo innalzamento delle misure di contenimento". Allerta terapie intensive soprattutto in dieci Regioni

In Italia l’epidemia di Covid19 è entrata “in una fase acuta con aumento progressivo nel numero dei casi", e il virus “oggi circola in tutto il Paese", con l'indice di contagiosità Rt a livello nazionale che è arrivato a 1,17, calcolato sui casi sintomatici. Lo rileva il monitoraggio settimanale ministero della Salute-Iss relativo al periodo fra il 5 e l'11 ottobre
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Il report spiega che ci sono "evidenze di criticità nei servizi territoriali ed aumenti nel tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica che rischiano, in alcune Regioni, di raggiungere i valori critici nel prossimo mese"
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L’allerta per la tenuta delle terapie intensive riguarda soprattutto dieci Regioni, nelle quali il rischio è definito alto. Sono Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d'Aosta. Secondo il Monitoraggio del ministero della Salute e Iss, queste Regioni hanno una probabilità da alta a massima di superare la soglia del 30% delle terapie intensive occupate da pazienti Covid nel prossimo mese. Le regioni segnalate con il livello più alto di rischio per questo parametro sono la Lombardia e la Liguria
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"Il virus oggi circola in tutto il Paese", spiega il report. Nella settimana considerata è stato osservato un forte incremento dei casi, che dal 28 settembre all'11 ottobre ha portato l'incidenza cumulativa a 75 per 100.000 abitanti, contro i 44,37 per 100.00 del periodo compreso fra il 21 settembre e il 4 ottobre
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In 16 Regioni e nelle 2 Province autonome di Trento e Bolzano il valore dell'indice di trasmissibilità Rt è sopra l'1. Il valore più alto si registra in Valle d'Aosta (1.53), seguita da Piemonte (1.39) e Provincia autonoma di Bolzano (1.32). Tre le Regioni con Rt pari a 1 o sotto 1. Si tratta di Basilicata (1), Calabria (0.94), Molise (0.83)
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Questi i valori dell'indice Rt nelle singole Regioni e Province autonome: Abruzzo 1.18 , Basilicata 1, Calabria 0.94, Campania 1.29, Emilia Romagna 1.12, Friuli Venezia Giulia 1.24, Lazio 1.14, Liguria 1.02, Lombardia 1.15, Marche 1.14, Molise 0.83, PA Bolzano 1.32, Piemonte 1.39, PA Trento 1.15, Puglia 1.14, Sardegna 1.1, Sicilia 1.23, Toscana 1.28, Umbria 1.4, Valle d'Aosta 1.53, Veneto 1.15

É "necessaria una rapida analisi del rischio sub-regionale per il tempestivo innalzamento delle misure di contenimento e mitigazione nelle aree maggiormente affette", si legge inoltre nel monitoraggio

Il report inoltre osserva che "un forte aumento nel numero di nuovi casi fuori delle catene di trasmissione note. Questa settimana le Regioni/PPAA hanno riportato 9.291 casi dove non si è trovato un link epidemiologico (contro i 4.041 della settimana precedente), che comprende il 33% di tutti i casi segnalati nella settimana"

"In questo momento", ha detto il direttore generale prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati "è necessario prendere misure, tenere comportamenti prudenti, evitare aggregazioni ed eventi sia pubblici che privati, comprese quelle che sono le attività extrascolastiche e prestare attenzione anche a quelle all'interno delle mura domestiche"

Rezza ribadisce la necessità di "continuare a prendere tutte le precauzioni a cominciare dal distanziamento fisico, tenere le mascherine sia in luogo pubblico che all'aperto e curare l'igiene delle mani"

I focolai attivi in Italia nel periodo fra il 5 e l'11 ottobre sono 4.913 focolai attivi, di cui 1.749 nuovi, in aumento per la undicesima settimana consecutiva

Nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 3.805 focolai attivi di cui 1.181 nuovi

"Sono stati riportati - riporta l'Iss - focolai nella quasi totalità delle province (102/107)". Per la maggior parte (80.3%) i focolai continuano a verificarsi in ambito domiciliare. Si mantiene stabile la percentuale dei focolai rilevati nell'ambito di attività ricreative (4,2% contro il 4,1% la settimana precedente)

"Questa settimana sono in aumento i focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico", si legge ancora nel report Iss-Ministero della salute

Ma - spiega ancora il report - "la trasmissione intra-scolastica rimane complessivamente una dinamica di trasmissione limitata: 3,8% di tutti i nuovi i focolai in cui è stato segnalato il contesto di trasmissione"

Tuttavia, "le attività extra-scolastiche possono costituire un innesco di catene di
trasmissione laddove non vengano rispettate le misure di prevenzione previste"