Il messaggio del capo dello Stato inviato a Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting per l'amicizia fra i popoli
Sergio Mattarella, alla vigilia del Meeting di Rimini, ha inviato un messaggio al presidente della Fondazione Bernhard Scholz per salutare l’avvio delle conferenze della manifestazione, che andranno dal 18 al 23 agosto, sottolineando come questa quarantunesima edizione si svolga “mentre la terribile pandemia (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE) semina sofferenze e morte a ogni latitudine, facendo irruzione nella nostra storia e costringendoci a un rallentamento, purtroppo con pesanti conseguenze economiche e sociali”.
Mattarella: "Necessarie integrazione e solidarietà europea"
Il presidente della Repubblica si è soffermato anche sulla situazione dell'Italia, scrivendo che "il nostro Paese ha dato prova, ancora una volta, delle sue energie morali e civili e soltanto nell'integrazione e nella solidarietà europea può costruire un domani adeguato per i suoi figli". Per Mattarella si tratta di un impegno economico, sociale, culturale a cui "tutti possiamo e dobbiamo contribuire. Le istituzioni anzitutto e l'intera società, con le sue forze economiche e le sue preziose autonomie sociali. Questo è il percorso per colmare i ritardi e rendere più saldi l'Italia e l'avvenire delle sue giovani generazioni".
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L'appello a uno sviluppo che rispetti la natura e superi le discriminazioni
Il capo dello Stato ha proseguito spiegando che “siamo chiamati a ripartire con maggiore qualità, con più forte coscienza di comunità, con un nuovo sviluppo che rispetti la natura e superi le discriminazioni sociali". Gli organizzatori del Meeting per l'amicizia fra i popoli, ha osservato il presidente della Repubblica, “ne hanno manifestato consapevolezza nel confermare il programma di iniziative. Queste, ancora una volta, accresceranno il patrimonio culturale e le occasioni di confronto nel Paese, e rappresenteranno per le tante comunità di riferimento un momento importante di fraternità e di crescita".
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"Serve sconfiggere le spinte alla chiusura e al risentimento"
Nei passaggi storici più importanti, spiega Mattarella, "pesano le condizioni materiali. Ma il rilancio è possibile se, accanto al legittimo gioco degli interessi, si manifesta capacità progettuale, tendenza allo sviluppo integrale della persona, impegno per la crescita di umanità che sconfiggano spinte alla chiusura, al risentimento, all'avversione, che condurrebbero invece al fallimento".