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Tangentopoli, l'ex ministro della Salute Francesco De Lorenzo riavrà vitalizio con ok M5S

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Con questa decisione l’ex ministro della Salute del governo Andreotti, soprannominato all’epoca “Sua Sanità”, all’età di 87 anni ha ottenuto all'unanimità la riabilitazione dalla Camera dei Deputati

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La decisione dell’ufficio di presidenza di Montecitorio è stata presa all’unanimità. Francesco De Lorenzo riprenderà il vitalizio da ex parlamentare, dopo la riabilitazione del tribunale e soprattutto a 31 anni dal suo arresto. Il via libera all’assegno previdenziale per l’ex ministro della Sanità ha visto d’accordo anche i quattro componenti del M5s dell’organismo presieduto da Lorenzo Fontana. Così De Lorenzo, soprannominato al tempo di Tangentopoli “Sua Sanità”, all’età di 87 anni ha ottenuto la riabilitazione anche dalla Camera dei Deputati. 

La riabilitazione

L’ex ministro, appartenuto al disciolto partito Liberale, per tutti questi anni ha combattuto una battaglia a suon di carte bollate fino al ricorso vinto in Cassazione contro i rifiuti della cancellazione della pena incassati dal Tribunale di Sorveglianza di Roma. I fatti risalgono al 12 marzo 1994, data in cui viene arrestato dai Carabinieri, prelevato dalla sua casa di Posillipo e, dopo il rituale delle impronte digitali in caserma, viene portato direttamente nel carcere napoletano di Poggioreale. Secondo i giudici di Mani Pulite la custodia cautelare si era resa necessaria in quanto l’allora ex ministro della Salute del governo Andreotti era “ritenuto socialmente pericoloso”. Su di lui, al momento dell’arresto non più parlamentare, pendevano 67 capi d’imputazione contenuti in un’ordinanza di 16 pagine, che si rifacevano al dossier di 800 pagine con il quale i giudici napoletani si presentarono davanti alla Camera, un anno prima, per richiedere l’autorizzazione all’arresto (respinta per due voti). Le accuse erano pesantissime: associazione per delinquere, corruzione, finanziamento illecito dei partiti e false fatturazioni per un giro di tangenti di circa nove miliardi di vecchie lire, in parti restituiti. Una vicenda che si chiude oggi con la definitiva riabilitazione. 

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