
Unioni civili, droghe, eutanasia: cosa ne pensano gli italiani. Il rapporto Eurispes. FOTO
L'indagine dell'istituto Eurispes, dal titolo "Temi etici: l'opinione degli italiani", registra i mutamenti culturali avvenuti o in atto, facendo domande su alcuni degli argomenti che dividono maggiormente l'opinione pubblica

Unioni civili, droghe leggere, eutanasia: sono diversi i temi sociali che dividono l’opinione pubblica italiana. Ma anno dopo anno le opinioni cambiano. È quanto emerge dall'indagine Eurispes "Temi etici: l'opinione degli italiani" che l'istituto conduce da diversi anni per registrare i mutamenti culturali avvenuti o in atto
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Ma va rilevato che i consensi stanno aumentando molto velocemente. I favorevoli alla possibilità di adozione per coppie omosessuali sono infatti aumentati dell’11% rispetto al 2019

Altro tema negli ultimi anni spesso al centro del dibattito pubblico è il suicidio assistito, ovvero l'aiuto indiretto a morire da parte di un medico

Anche in questo caso più della metà, il 54,6%, si sono detti contrari alla pratica

Ma si tratta di un altro tema in cui l’opinione di molti sta cambiando: nel 2016 infatti i contrari erano il 70%

La maggior parte degli italiani è contraria anche alla legalizzazione delle droghe leggere

A non essere favorevoli ad aprire a droghe come la cannabis sono il 52,2% degli intervistati

Sul tema delle droghe leggere va detto tuttavia che i favorevoli sono saliti già del 4% rispetto all’anno scorso

Un incremento significativo dopo che, nel periodo dal 2016 al 2019, i favorevoli erano passati dal 47,1% al 43,9%

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Pochi di più i favorevoli, al 50,5%. Il restante 49,5% si è detto invece contrario

Continua invece ad aumentare il consenso all’eutanasia, con il 75,2% di favorevoli (i favorevoli erano il 55,2% nel 2015)

E quello sul testamento biologico: il 73,8% ha detto di essere a favore

Quasi sei italiani su dieci, il 59,5%, sono oggi favorevoli alla possibilità di contrarre matrimonio fra persone dello stesso sesso

Un dato aumentato considerevolmente rispetto al 2015, quando i favorevoli erano il 40,8%

Il dato sale ulteriormente se si considerano invece i favorevoli alla tutela giuridica alle coppie di fatto: il 67,8%

In questo caso il risultato emerso è in linea con quello del 2016 (67,6%), anno di entrata in vigore della legge 76/2016 (legge Cirinnà)

Ma nel 2013 e 2014 la percentuale dei favorevoli era maggiore, attestandosi rispettivamente al 77,2% e al 78,6%