
Coronavirus, a Milano la protesta dei ristoratori: sedie vuote contro il governo. FOTO
Circa 50 commercianti, in rappresentanza di 2mila attività, hanno manifestato di fronte all’Arco della Pace, a distanza di sicurezza e con mascherine. All’esecutivo hanno chiesto regole chiare per la riapertura e sostegni economici più rapidi, per non rischiare la chiusura definitiva

A Milano una cinquantina di ristoratori, in rappresentanza di 2mila attività, hanno manifestato di fronte all’Arco della Pace, nel centro storico della città, contro la gestione della cosiddetta “fase 2” dell’emergenza coronavirus da parte del governo
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I ristoratori hanno posizionato decine di sedie vuote nel piazzale antistante l’Arco della Pace a simboleggiare i loro locali ancora vuoti. La protesta è avvenuta nel rispetto delle distanze di sicurezza e tutti indossavano mascherine
Milano, la protesta dei ristoratori. VIDEO
I commercianti hanno chiesto al governo regole chiare sulla riapertura e sostegni economici più rapidi
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Alfredo Zini, ristoratore milanese e portavoce della protesta, ha spiegato che “abbiamo incassi ridotti del 70% e rischiamo di non riaprire più. Non basta dire che alla riapertura dovremo usare il plexiglas per dividere i tavoli, vogliamo regole chiare perché viviamo di convivialità”
Le grafiche con tutti i dati
In città, così come nel resto d’Italia, molti bar e ristoranti sono ripartiti con le consegne a domicilio o l’asporto, possibile a partire dal 4 maggio. Ma secondo Zini questo non basta

“Chi ha dipendenti da pagare non può fare stare in piedi un’azienda con quei ricavi”, ha spiegato durante il sit in, aggiungendo che i soldi della cassa integrazione non sono ancora arrivati















