Sono 80.572 i contagiati attuali, di cui 48.134 in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, 28.403 ricoverati e 4.035 in terapia intensiva. I guariti nelle ultime 24 ore sono 1.118, per un totale di 16.847
I dati regione per regione
Dai dati della Protezione civile emerge che i contagiati attuali sono:
25.765 in Lombardia
11.489 in Emilia-Romagna
8.224 in Veneto
8.470 in Piemonte
3.456 nelle Marche
4.432 in Toscana
2.645 in Liguria
2.758 nel Lazio
1.976 in Campania
1.206 in Friuli Venezia Giulia
1.483 in Trentino
1.112 in provincia di Bolzano
1.756 in Puglia
1.544 in Sicilia
1.211 in Abruzzo
864 in Umbria
540 in Valle d'Aosta
675 in Sardegna
610 in Calabria
131 in Molise
225 in Basilicata.
Quanto alle vittime, se ne registrano:
7.593 in Lombardia
1.732 in Emilia-Romagna
499 in Veneto
886 in Piemonte
477 nelle Marche
253 in Toscana
460 in Liguria
148 in Campania
169 nel Lazio
122 in Friuli Venezia Giulia
129 in Puglia
116 in provincia di Bolzano
88 in Sicilia
123 in Abruzzo
37 in Umbria
59 in Valle d'Aosta
173 in Trentino
38 in Calabria
34 in Sardegna
10 in Molise
9 in Basilicata.
Cts: "Dati odierni dimostrano direzione giusta"
I dati di oggi su nuovi ricoveri e terapie intensive, secondo Alberto Villani, membro del Comitato tecnico scientifico (Cts), in conferenza stampa alla Protezione civile, "testimoniano la bontà del percorso intrapreso e di ciò che stiamo facendo, dobbiamo continuare in questa direzione. Sono segnali che vengono valutati con attenzione, si tratta di un 'auspicabile atteso', ma dobbiamo continuare così con determinazione".
Cts: "Non cambia nulla su passeggiate"
Villani ha anche risposto a chi gli chiedeva quale fosse la corretta interpretazione della circolare del Viminale: "Se si esce di casa con un bambino rispettando le norme, per un motivo preciso e previsto dai decreti, si può fare". Ma "non c'è alcun motivo per portare a spasso un bambino in carrozzina, non va fatto e può essere imprudente. Esiste un Dpcm che dice che non è consentito uscire di casa se non per motivata ragione - ha aggiunto - e tutto resta esattamente come è".
Borrelli: maschere donate da Cina date a medici per errore
Il commissario per l'emergenza Angelo Borrelli, sul caso delle oltre 600 mila mascherine non per uso sanitario giunte agli Ordini provinciali dei medici, ha invece spiegato che "sono state distribuite per un errore logistico: erano state donate all'Italia dalla Cina, il carico era destinato alla collettività. Rimedieremo prontamente a rifornire i medici di base assieme al commissario Arcuri con le mascherine Ffp2".