Coronavirus, a Crotone 300 dipendenti dell’Asp in malattia. La denuncia: "E' indegno"

Cronaca

“Bisogna intervenire”, dice il direttore generale. La nota: “Rispetto per chi legittimamente sta usufruendo del beneficio di legge, ma c’è da sottolineare l'anomalia del dato, stranamente coincidente con acuirsi dell'emergenza”. In Calabria 5 morti, oltre 200 contagiati

“È una cosa indegna, bisogna intervenire”. È così che Francesco Masciari, direttore generale facente funzioni dell'Asp di Crotone, commenta a Sky Tg24 questo dato: mentre la Calabria, come tutta Italia, combatte contro l’emergenza Covid-19, trecento dipendenti dell’Azienda sanitaria provinciale sono in malattia. “Con il dovuto rispetto per tutti coloro che legittimamente stanno usufruendo di un beneficio di legge, occorre tuttavia sottolineare l'anomalia del dato, stranamente coincidente con l'acuirsi dell'emergenza coronavirus”, si legge in un comunicato (AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - DOMANDE E RISPOSTE - MAPPA E GRAFICI DEL CONTAGIO - IL BOLLETTINO DEL 21 MARZO).

Asp Crotone: 300 dipendenti in malattia

Dei 300 dipendenti in malattia, 151 appartengono al settore sanitario. Tra questi ci sono 91 infermieri, 33 medici e 17 operatori socio sanitari. Nel comunicato dell’Asp di Crotone, Masciari spiega qual è l'organizzazione dell'ospedale per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Ma aggiunge che le misure “potranno compiutamente realizzarsi solo attraverso la fattiva collaborazione di tutto il personale dipendente aziendale”. “La precisazione – aggiunge – non è meramente retorica, poiché dai reports forniti a questa Direzione strategica dall'Ufficio Gestione risorse umane è emerso che circa 300 dipendenti aziendali si trovano attualmente in regime di malattia”.

La situazione in Calabria

L’allarme era già stato lanciato nei giorni scorsi dall’Ordine dei medici di Crotone, che aveva invitato i colleghi a non eccedere con i certificati di malattia. In Calabria, secondo il bollettino della Protezione civile del 21 marzo, le persone contagiate sono 225 e le vittime 5. Alcuni comuni - come Cutro (Crotone), Montebello Jonico (Reggio Calabria) e San Lucido (Cosenza) - sono stati “chiusi” dalla Regione, altri hanno deciso misure ancora più restrittive di quelle in vigore in Italia. La governatrice Jole Santelli ha annunciato di aver chiesto al governo “di inviare sul territorio regionale unità delle Forze Armate a supporto delle Forze dell'Ordine che già, con grande sforzo organizzativo e di efficienza, stanno garantendo il rispetto delle misure". “Sono ancora troppi coloro che trasgrediscono alle prescrizioni e alle ordinanze imposte sia a livello nazionale che regionale, rappresentando un serio periodo per la diffusione del virus", ha aggiunto. Intanto, il piano messo a punto dalla Regione Calabria per l'emergenza Coronavirus si rafforza con l'allestimento di una struttura modulare che sorgerà nell'area adiacente all'Azienda Ospedaliero-Universitaria Mater Domini di Catanzaro: conterrà 80 nuovi posti terapia intensiva e sub intensiva. Questi nuovi posti letto si andranno ad aggiungere ai 141 allestiti negli scorsi giorni in tutta la regione.

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