Ex Ilva, manifestazione a Roma. Landini "Bisogna ripartire dal lavoro". VIDEO e FOTO

Cronaca

Il corteo di Cgil Cisl e Uil è la prima delle tre iniziative della "settimana di mobilitazione per il lavoro".  Il leader Uilm Palombella sul piano da 4.700 esuberi: "Non ci fidiamo né di ArcelorMittal né del governo". Furlan: "Mobilitazione finché non avremo risposte"

I lavoratori tornano in piazza a far sentire la loro voce. La manifestazione di Cgil, Cisl e Uil, che oggi a Roma vede la partecipazione di oltre mille operai dell'ex Ilva di Taranto apre una settimana di mobilitazione. "Bisogna ricostruire il Paese", è l'appello di Landini. "Vogliamo esuberi zero e piani industriali seri", afferma Furlan (VIDEO). "Non succedeva da anni una grande manifestazione come quella di oggi" (IL VIDEO), dice Rocco Palombella, segretario generale Uilm, a proposito della grande partecipazione di piazza degli operai che si fermano per 32 ore per protestare, tra le altre cose, contro il nuovo piano industriale di ArcelorMittal che prevede ulteriori 4.700 esuberi entro il 2023.

Landini: "Bisogna partire dal lavoro"

Per il segretario generale della Cgil occorre "rimettere al centro il lavoro e le persone che lavorano, questa è la bussola, garantendo i diritti, combattendo la precarietà, facendo ripartire gli investimenti e una vera politica industriale". Questo, aggiunge Maurizio Landini, "è il momento dei fatti, basta parole. O si lavora tutti insieme o non si va da nessuna parte. Bisogna ricostruire la fiducia del Paese e dare voce ai giovani".

Furlan: "Gli accordi non sono carta straccia"

A tracciare la strada è il segretario nazionale della Cisl che chiede "risposte a partire da Ilva, Alitalia, Whirlpool, Mercatone uno: in tutti i settori abbiamo vertenze aperte con minacce o veri e propri licenziamenti di migliaia e migliaia di uomini e donne". Annamaria Furlan si rivolge poi direttamente all multinazionali: "Non si viene in questo Paese a fare shopping e poi a buttare via imprese e chi ci lavora dentro". E punta il dito anche contro la politica: "Basta mettere le imprese al centro delle liti interne ai partiti e alla maggioranza. Ci vuole serietà in queste cose, quella che finora è sempre mancata". 

Palombella: "Non ci fidiamo né di Arcelor né del governo"

A proposito del caso ex Ilva,"ci aspettiamo nelle prossime ore una decisione chiara e netta del Governo sul risanamento ambientale, sulla tutela e garanzia dei livelli occupazionali e la continuità produttiva. Con o senza ArcelorMittal", afferma Rocco Palombella, segretario generale Uilm. "In questo momento - precisa - non ci fidiamo né di ArcelorMittal, che è gravemente inadempiente rispetto all'accordo del 2018, né del Governo che non ha ancora una linea chiara"

Sit-in anche a Taranto

Intanto, mentre alcuni manifestanti diretti al sit-in nella capitale hanno fatto esplodere dei petardi dentro e fuori la stazione metro Colosseo, a Taranto l'Usb ha promosso un ulteriore presidio alle portinerie e a seguire un sit-in davanti alla direzione, a cui hanno aderito anche rappresentanti di associazioni ambientaliste che invocano la chiusura della fabbrica, la bonifica con reimpiego degli operai e la riconversione economica del territorio. (LE TAPPE DEL CASO ILVA - I NUMERI DELLA CRISI - I POSSIBILI SCENARI)

Previsto un incontro sindacati-governo

Dopo la presentazione del nuovo piano industriale di ArcelorMittal, i sindacati sono stati convocati al ministero dello Sviluppo economico per giovedì 12 dicembre 2019. Al Mise è previsto un incontro su Ilva in amministrazione straordinaria e saranno presenti anche i commissari straordinari dell'Ilva oltre al ministro Stefano Patuanelli. Quest'ultimo ha parlato di "piano D", riferendosi all'ipotesi, ventilata dal premier Giuseppe Conte, dell'ingresso "di una partecipata pubblica" per provare a trovare una soluzione alla crisi dell’acciaieria di Taranto, dopo il passo indietro degli acquirenti di ArcelorMittal.

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