Le fiamme gialle intendono ricostruire le modalità con cui venivano redatti i report su Fado e Pecetti, parzialmente chiusi per "gravi ammaloramenti" e poi riaperti. Nelle relazioni i voti erano sempre più bassi rispetto a quelli poi realmente riscontrati
La Guardia di finanza si è recata nella sede di Spea di Genova per acquisire i documenti e i report sui viadotti Fado e Pecetti, sulla A26, parzialmente chiusi ieri sera dopo che i consulenti della procura avevano rilevato gravi ammaloramenti, e poi riaperti oggi, 26 novembre (FOTO). Le fiamme gialle hanno acquisito documenti cartacei e digitali per ricostruire le modalità con cui i report venivano eseguiti e come mai i voti erano sempre stati più bassi rispetto a quelli poi realmente riscontrati.
La chiusura disposta dalla procura e la riapertura
L'autostrada A26 è stata riaperta parzialmente oggi dopo la chiusura disposta lunedì 25 novembre dalla procura di Genova visto lo stato di ammaloramento dei viadotti Fado Nord e Pecetti Sud. La soluzione consentirà di svolgere le verifiche tecniche sulle opere, lasciando al tempo stesso una possibilità di transito agli automobilisti in modo da non isolare Genova. "La procura attende verifiche di sicurezza condotte dalla società concessionaria secondo le norme di legge", ha spiegato il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi. Il viadotto Pecetti era finito nell'inchiesta sui falsi report autostradali, l'inchiesta bis nata dopo il crollo del ponte Morandi.