Il nuotatore sulla condanna del gup di Roma a 16 anni per i due giovani che l’hanno ferito gravemente e costretto su una sedia a rotelle: “A me non importa tanto se gli hanno dato 16 o 20 anni. La mia situazione rimane questa”. E aggiunge: “Devo pensare a me stesso”
“La sentenza purtroppo non cambia le cose”. Così Manuel Bortuzzo ha commentato la condanna del gup di Roma a 16 anni di reclusione per Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, i due giovani che il 2 febbraio scorso hanno colpito il nuotatore con tre colpi di pistola ferendolo gravemente (LE TAPPE DELLA VICENDA). Per i due, accusati di duplice tentato omicidio perché insieme a Bortuzzo c’era la fidanzata, il pm aveva chiesto 20 anni di carcere. “Sono consapevole che la giustizia farà il suo corso, quindi a me non importa tanto se gli hanno dato 16 o 20 anni. La mia situazione rimane questa”, ha aggiunto l’atleta in un video pubblicato sulla pagina Facebook della Federazione italiana nuoto.
Bortuzzo: “Devo pensare a me stesso”
“Devo pensare a me stesso – ha detto ancora Bortuzzo nel breve filmato in cui appare sulla sedia a rotelle –. Ho tantissime altre cose a cui pensare, tra cui riprendermi. Mi sto confrontando con questa realtà diversa e lo faccio col sorriso e con positività”. Il nuotatore confessa di avere “un grande sogno”: “Quello di tornare a camminare. E lo sto portando avanti con determinazione, sacrificio e impegno, ciò che mi ha insegnato lo sport per una vita”. “Sono qui per provare a cambiare il mio destino. E se non ce la farò avrò comunque altre centomila cose belle da fare, che affronterò col sorriso e positività”, conclude Bortuzzo.