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Scuola, Cittadinanzattiva: un crollo ogni tre giorni, 70 episodi in un anno

Cronaca

Secondo il rapporto, i cedimenti nelle strutture scolastiche non sono mai stati così tanti dal 2013. In 7 anni segnalati 276 episodi. Meno interessati gli asili nido che presentano uno stato di sicurezza più adeguato ma ancora insufficiente

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Un crollo ogni tre giorni di scuola: è l’allarme lanciato da Cittadinanzattiva, che ha censito gli episodi avvenuti negli edifici scolastici italiani tra settembre 2018 e luglio 2019. Era dal 2013 che non si raggiungevano questi numeri. Del fenomeno sono meno interessati gli asili nido, che presentano uno stato di sicurezza più adeguato rispetto al resto degli edifici scolastici, ma ancora insufficiente: circa due nidi su cinque sono in regola con le certificazioni. I nidi sono stati interessati da interventi di manutenzione ordinaria in due casi su tre, rispetto al 27% delle altre scuole (LO SPECIALE SCUOLA - 10 INFOGRAFICHE PER RACCONTARE LA SCUOLA ITALIANA).

In un anno 70 crolli, 17 feriti

Sono stati 70 gli episodi di crolli e di distacchi di intonaco registrati da Cittadinanzattiva, tramite la stampa locale, nell’anno compreso tra settembre 2018 e luglio 2019. Si tratta di un episodio ogni 3 giorni di scuola, di cui 29 in regioni del Nord (Piemonte 6, Lombardia 16, Emilia Romagna 4, Veneto 2, Trentino Alto Adige 1), 17 nel Centro (Toscana 5, Lazio 10, Umbria 1, Marche 1), 24 nelle regioni del Sud e nelle Isole (Campania 8, Puglia 6, Calabria 2, Sicilia 7, Sardegna 1). Questi episodi hanno provocato il ferimento di 17 persone, tra studenti e adulti. Dal 2013 sono stati registrati, in totale, 276 episodi di questo genere. I dati sono stati presentati il 26 settembre in una conferenza stampa, alla presenza del Ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti che ha sottoscritto un Protocollo di intesa fra Cittadinanzattiva e MIUR finalizzato ad una progettazione congiunta (I 10 CONSIGLI PER UN RITORNO A SCUOLA GREEN).

Il caso dell’Istituto Hack a Roma

Tra i casi più emblematici citati nel rapporto, c’è quello dell’istituto “Margherita Hack”, nel quartiere Monteverde, a Roma. L'edificio scolastico è stato dichiarato inagibile dopo il crollo del controsoffitto, ad aprile scorso, in una classe dell'infanzia comunale. Gli alunni, circa 700, sono stati ricollocati in diverse strutture, addirittura in un altro Municipio. Nonostante gli sforzi dell'Amministrazione municipale, che hanno consentito una riapertura parziale della scuola, ad oggi non è prevista una data di inizio lavori per la parte restante dell'edificio, quella interessata da interventi di tipo strutturale (IL CALENDARIO SCOLASTICO 2019-2020).

Più controlli sicurezza in asili nido ma non basta

Sono 11.027 gli asili nido, tra pubblici e privati in Italia, frequentati da oltre 320.000 piccoli utenti. Cittadinanzattiva rende noto che la sicurezza strutturale e sismica degli asili nido, secondo lo studio, è ancora insufficiente. Il 33% dei nidi è stato costruito dopo il 1971. Poco più del 40% possiede l'agibilità e il collaudo statico; meno della metà del campione è dotato dell'agibilità igienico sanitaria (47%), e del certificato di prevenzione incendi (41%). Il 78% dei nidi campani ha l'agilità statica rispetto al solo 18% di quelli lombardi. E il Sud fa meglio anche su altri aspetti, come la prevenzione incendi: meglio la Campania (49%), la Sicilia (38%) e la Puglia (33%), rispetto al Piemonte (31%) e alla Lombardia (ferma appena al 15%).

Pochi interventi anti-sismici negli asili

Molto esiguo il numero degli edifici del campione che sono stati migliorati sismicamente (4%) e ancora di meno quelli adeguati sismicamente (2%), inferiori anche alle percentuali degli edifici scolastici, rispettivamente al 9% e al 5%. Stessa situazione per le verifiche di vulnerabilità sismica che sono state effettuate nel 15% dei nidi esaminati, contro il 29% degli edifici scolastici. Arrivano invece buone notizie sul fronte della manutenzione: il 64% dei nidi è stato oggetto di interventi di manutenzione ordinaria (rispetto al 27% delle altre tipologie di scuole) e il 29% di quella straordinaria (solo il 19% per gli altri edifici scolastici). Anche su questo al Sud i dati sono incoraggianti: ad esempio, l'84% dei nidi della Campania è stato interessato da interventi di manutenzione ordinaria, rispetto al 57% del Piemonte. Solo il 10% dei nidi presi in esame ha effettuato invece le indagine diagnostiche su soffitti e solai, rispetto al 26% delle scuole dalle materne alle superiori.