Stefano Cucchi, i periti gip: "Senza la lesione alla vertebra forse non sarebbe morto"

Cronaca
Foto: Archivio
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Gli esperti hanno affermato che "se non ci fosse stata la frattura, non sarebbe stato ospedalizzato e probabilmente la morte non sarebbe occorsa o sarebbe sopraggiunta in seguito". La sorella: "Ci sono voluti 10 anni prima che un perito lo dicesse"

"Nessuno può avere certezze. Ma se non ci fosse stata la lesione S4 alla vertebra Stefano Cucchi non sarebbe stato ospedalizzato e probabilmente la morte non sarebbe occorsa o sarebbe sopraggiunta in un secondo momento". Queste le parole del professor Francesco Introna, medico legale del policlinico di Bari e perito del gip nel processo bis sulla morte di Stefano Cucchi, avvenuta il 22 ottobre del 2009 all'ospedale Pertini di Roma (LA STORIA). Lui e altri esperti sono stati ascoltati oggi 14 giugno, nell'aula bunker di Rebibbia. La sorella Ilaria: "Ci sono voluti dieci anni". (ILARIA CUCCHI: DOPO 9 ANNI SI E' ROTTO IL MURO - "IL BUIO", IN UN FUMETTO LA STORIA DI STEFANO CUCCHI - IL SUPERTESTE: BOTTE E CALCI IN FACCIA, POI FUI MINACCIATO)

"Vescica atonica a causa di quelle condizioni"

Lo stesso professor Introna ha poi aggiunto che Cucchi "era immobile nel letto e non riusciva a muoversi per problemi connessi alla frattura. Se non fosse stato in questa condizione non avrebbe avuto la vescica atonica, ma avrebbe avuto probabilmente lo stimolo". Secondo i periti, dunque, Cucchi è morto per "una concatenazione di eventi". Entrando nello specifico della perizia scritta nel 2016, gli esperti hanno spiegato che "l'ipotesi della morte improvvisa e inaspettata di un paziente affetto da epilessia resta la principale, ma non abbiamo mai detto che la malattia fosse l'unica causa del decesso di Stefano Cucchi". A prescindere, una delle concause sarebbe la dilatazione abnorme della vescica che avrebbe provocato problemi cardiaci. Un'altra ipotesi, spiegano, può essere la "inanizione (malnutrizione, ndr) con conseguente calo ponderale". (Caso Cucchi, nuovo processo)

"Nessuna certezza, si parla di ipotesi"

Infine, gli stessi esperti confermano: "Non abbiamo certezze, parliamo sempre e comunque di ipotesi. C'è un vuoto tra la notte del 21 ottobre e il 22 ottobre 2009. Il secondo momento è quello in cui al Pertini si sono accorti che Cucchi era morto; ma non sappiamo cosa sia accaduto in quelle ore".

Ilaria Cucchi: "Ci sono voluti dieci anni"

Dopo le dichiarazioni degli esperti, anche la sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, ha voluto commentare dall'aula bunker di Rebibbia: "Ci sono voluti dieci anni, sono invecchiata in queste aule di tribunale e finalmente oggi per la prima volta sento un perito affermare che se Stefano non fosse stato vittima di quel pestaggio che gli ha causato quelle lesioni, non sarebbe mai finito in ospedale e quindi non sarebbe mai morto". Poi Fabio Anselmo, il legale della famiglia Cucchi, aggiunge: "Ora nessuno potrà dire che Stefano Cucchi è morto per colpa propria".

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