Prof sospesa, Segre a studenti del Vittorio Emanuele III: “Cambiate il nome della scuola”

Cronaca

La senatrice a vita ha incontrato al Senato la docente allontanata dall’Istituto di Palermo per omesso controllo su una ricerca in cui gli studenti paragonavano le leggi razziali al decreto sicurezza: “C'è ancora un vuoto di memoria, sentimenti e conoscenza”

"Dovreste cambiare il nome della vostra scuola. In questi giorni sto facendo uno studio su quanti istituti sono ancora intitolati a Vittorio Emanuele III e ne sono usciti fuori tantissimi. Ciò accade tanti anni dopo i tristi fatti del nostro passato e questo dimostra che c'è ancora un vuoto di memoria, sentimenti e conoscenza". Così la senatrice a vita Liliana Segre si è rivolta agli studenti della classe II E dell'Istituto tecnico Vittorio Emanuele III di Palermo, che hanno partecipato a Palazzo Madama all'incontro “Il valore della memoria” guidati dalla loro professoressa Rosa Maria Dell'Aria, la docente sospesa a Palermo per due settimane perché non avrebbe vigilato su un video realizzato dai suoi alunni durante il Giorno della Memoria in cui il decreto sicurezza - voluto dal vicepremier Matteo Salvini - è stato accostato alle leggi razziali.  Una sanzione di cui, ha detto l’ex presidente del Senato Pietro Grasso, "aspettiamo fiduciosi l’annullamento".

Segre: “Grazie alla libertà di parola il vostro caso è diventato importante”

Parlando agli studenti, che poi insieme alla senatrice Elena Cattaneo ha salutato uno a uno, Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, ha osservato che "nel filmato realizzato dagli studenti dell'istituto anche nella parte dedicata ai migranti e alle vicende della Sea Watch è l'indifferenza a regnare sovrana", aggiungendo che "proprio grazie alla libertà di parola il vostro caso è diventato importante".

Segre: “Voglio presentare un disegno di legge contro l'hate speech”

"Nella mia vita tutti gli occhi delle persone a cui ho visto fare del male erano segnati dall'indifferenza - ha aggiunto poi la senatrice a vita - E quando mi si chiede se ho perdonato, rispondo 'no'. E non dimentico". Tuttavia, "non vado nelle scuole a parlare di odio e di vendetta. Anche per questa ragione - ha ribadito Liliana Segre - sto tentando di presentare un disegno di legge contro l'hate speech, cioè quelle parole di odio che oggi fanno ancora più paura".

La prof sospesa: “L'odio, anche nel web, rischia di portarci altrove”

E sul dilagare delle forme di odio si è intervenuta anche la professoressa Dell'Aria: "Come dice la scrittrice Lia Levi la tempesta si annuncia goccia dopo goccia e se non si è vigili - ha detto - ci potrebbe sorprendere e fare danni. Per questo dobbiamo essere vigili, perché l'odio, anche nel web, rischia di portarci altrove".

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