Inaugurazione anno giudiziario, al centro i temi dei migranti e dei diritti

Cronaca
Il presidente della Corte di Appello di Roma Luciano Panzani durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario (Foto Ansa)

Pur senza riferimenti diretti, le toghe prendono posizione: "Politica totalmente disinteressata al profilo umanitario" della questione immigrazione, attacca il pg di Torino Saluzzo. Da Roma gli fa eco il pg Salvi: "Legalità non è solo repressione"

Il tema dei migranti e dei diritti, già emerso tra quelli centrali all'inaugurazione dell'anno giudiziario in Cassazione, è ritornato con insistenza anche nelle cerimonie che si sono svolte nelle varie corti d'appello, in giro per l'Italia: nessun riferimento diretto, ma la presa di posizione rispetto alla linea Salvini delle toghe è evidente. Duro il procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo: il contrasto all'immigrazione clandestina è "dovuto e sacrosanto", ma la politica è "al tempo stesso totalmente disinteressata al profilo umanitario: potrei dire che la pietà, declinata nel suo senso laico, è morta".

Richieste d’asilo a Milano, molte da smaltire

Il distretto di Milano, ha segnalato il presidente della corte d'appello Marina Tavassi, "è pesantemente interessato dai procedimenti" legati alle richieste d'asilo: "In appello si è passati dai 291 procedimenti pendenti nel 2016 ai 2.509 del giugno 2017", con "un residuo al termine dell'anno giudiziario di 1.651" che si conta di "smaltire nell'anno in corso". E la presidente della corte d'appello Salerno, Iside Russo, teme che le nuove norme in materia di "provocheranno un consistente incremento dei ricorsi".

A Roma: “Legalità non è solo repressione”

A Roma, il pg Giovanni Salvi ha sottolineato: "Legalità non è solo repressione. Occorre avere piena consapevolezza, ad esempio, della complessità della questione migratoria, che tanto impatto ha sia sulla percezione della sicurezza che sulle attuali politiche securitarie", ha affermato. Il pg è anche tornato su un'altra vicenda di primo piano: l'uccisione di Giulio Regeni, morto proprio tre anni fa. "La Procura di Roma - ha detto - ha profuso molti sforzi nel tentativo di assicurare alla giustizia i torturatori e assassini di Giulio Regeni. Essi hanno sin qui ottenuto, quanto meno, che non si accettassero verità di comodo". Ancora sul fronte migranti, da Palermo arriva la segnalazione del presidente della corte di appello, Matteo Frasca, di un vertiginoso aumento di "sbarchi fantasma", eventi che non vengono censiti dalle statistiche, che parlano invece di un forte calo degli arrivi.

Ermini (vicepresidente Csm): “Più sobrietà e memoria contro germi razzisti”

Dal vicepresidente del Csm David Ermini è arrivato invece un appello a "coltivare la memoria quale imprescindibile anticorpo al risorgere di germi razzisti e antisemiti". Ermini ha osservato: "Difficile negare che vi sia stato qualche intervento strumentale, demagogico o dal sapore propagandistico". "Ritroviamo parole e comportamenti più misurati e sobri", l’invito del vicepresidente del Csm. E sulla vicenda del ministro Salvini, che il tribunale dei ministri chiede di processare per sequestro di persona per il caso Diciotti, la nave bloccata ad agosto per 5 giorni con 177 migranti a bordo, Ermini ricorda che "il Tribunale dei ministri, che in questo caso fa da giudice, con un provvedimento di oltre 50 pagine, immagino strutturato, ha deciso che in questo caso non può essere accolta la richiesta di archiviazione". Salvini nei giorni scorsi aveva detto che la politica sull'immigrazione non spetta ai tribunali. Ora questa contrapposizione potrebbe finire di fronte al Csm con una pratica a tutela delle toghe, come prevede Alessio Lanzi, membro laico dell'organo di autogoverno della magistratura.

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