La donna era al termine del turno quando un uomo l’ha colpita al collo con un cacciavite. È stata salvata dall’intervento di un ambulante marocchino, che è riuscito a bloccare l’aggressore, poi arrestato. Il medico è grave ma non in pericolo di vita
Una dottoressa dell'ospedale civile "San Giovanni di Dio" di Crotone è stata aggredita al termine del turno di lavoro da un uomo di 50 anni, disoccupato, che l’ha colpita al collo con un cacciavite. Quando la donna era già a terra sanguinante e stava per essere raggiunta da un secondo fendente, è intervenuto un ambulante di nazionalità marocchina, Mustafa El Aoudi, che è riuscito a bloccare l'uomo. La dottoressa, che presta servizio nel reparto di Medicina, è stata ricoverata nello stesso ospedale in codice rosso, ma non sarebbe in pericolo di vita. Secondo quanto è emerso dalle prime indagini, sembra che l'aggressore, che avrebbe agito con il volto coperto da una sciarpa e un copricapo, accusasse il medico per la morte della madre, avvenuta lo scorso anno a causa di un carcinoma. Bloccato dalla Polizia di Stato e portato nella Questura di Crotone, è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio: il pm della Procura della Repubblica di Crotone Alfredo Manca ha disposto la custodia cautelare in carcere.
L’uomo che è intervenuto per salvarla
"Ho fatto quello che avrebbero fatto tutti", ha detto Mustafa El Aoudi, l’uomo che ha interrotto l’aggressione. 40enne, da oltre un ventennio vive nel Crotonese, in località Sant'Anna, ai confini tra il comune di Crotone e quello di Isola Capo Rizzuto, con la moglie e i tre figli che sono nati tutti a Crotone anche se lui non ha mai preso la nazionalità italiana. Si guadagna da vivere facendo il venditore ambulante. Con la sua bancarella di oggetti di ogni tipo staziona tutti i giorni davanti ai cancelli dell'ospedale. "La dottoressa passa sempre di qua e mi saluta. La conosco - ha raccontato Mustafa El Aoudi all'Agi - L'ho sentita gridare e allora mi sono avvicinato. Ho visto quell'uomo che menava con il cacciavite allo stomaco, la voleva ammazzare". Mustafa El Aoudi spiega quindi come ha fatto a fermare l'aggressore: "Mi sono avvicinato e l'ho buttato giù, poi è scappato e sono andato appresso a lui fino al bidone della spazzatura, gli ho fatto lo sgambetto ed è caduto, allora l'ho tenuto finché è arrivata la Polizia".
Seconda aggressione nell’ospedale di Crotone in 4 mesi
Quella di oggi è la seconda grave aggressione compiuta a medici in servizio nell'ospedale civile di Crotone nell'arco di quattro mesi (LO SPECIALE DI HASHTAG24). Nella notte tra il 3 ed il 4 agosto scorsi, infatti, un medico anestesista venne picchiato selvaggiamente con calci, pugni dai congiunti di un ragazzo di Rosarno ricoverato nel reparto di rianimazione. Il medico avrebbe voluto soltanto che i familiari potessero dare l'ultimo saluto ad un ragazzo malato che stava morendo. Una cortesia ed un'attenzione che vennero però "ricambiate" con un'aggressione ai danni del medico.