Civitanova e Boissano sono solo gli ultimi di una lunga serie di crimini di genere. Femminicidi, ma anche i casi di maltrattamenti, percosse, minacce e stalking aggressivo. Ecco gli episodi più recenti in tutta Italia
Aggressioni, pestaggi, omicidi. Con un unico denominatore comune: le vittime sono donne. I casi di violenze di genere sono decine al mese. Gli episodi avvenuti a Civitanova e Boissano sono solo gli ultimi di una lunga scia di odio, che spesso sfocia in femminicidi. Nel 2016 sono state uccise 149 donne, nei 2017 il numero si è fermato a 123. Nei 2018 le cifre non ufficiali parlano di almeno 44 femminicidi nei primi 6 mesi dell’anno (UN QUARTO DEGLI OMICIDI SONO FEMMINICIDI). Ecco quali sono stati gli ultimi casi di violenza contro le donne.
17 novembre - Civitanova
Un 32enne cittadino macedone ha lanciato dell'acido contro la fidanzata 30enne, di origine romena, a Civitanova Marche. Poi l’ha seguita dentro un locale dove lei è scappata e l’accoltellata due volte: all'addome e alla schiena. "Mi ha rovinato la vita, dovevo ammazzarla", ha gridato l'uomo che ha agito per motivi di gelosia ed è stato arrestato. La ragazza non è in pericolo di vita.
17 novembre - Boissano
Una donna è stata uccisa dal marito a Boissano, nel Savonese. L'uomo, un operaio di 47 anni, l’ha soffocata con un sacchetto di plastica dopo un litigio in camera da letto. Poi, resosi conto di quanto successo, avrebbe deciso di suicidarsi ed è in gravi condizioni. Nella villetta c'erano i due figli della coppia: dormivano e non si sarebbero accorti di nulla. Dopo il delitto, l’uomo ha chiamato un amico per raccontare cosa era successo.
15 novembre - Vairano
A Vairano Patenora (Caserta), un finanziere 52enne ha ucciso a colpi di pistola la moglie e la cognata, ha ferito i suoceri e poi si è tolto la vita. Non accettava la separazione dalla consorte e aveva minacciato di sterminare la famiglia, che a suo dire gli aveva rovinato la vita.
15 novembre - Avellino
Nel centro storico di Avellino un 32enne ha accoltellato a morte un uomo, probabilmente per motivi passionali, ha ferito con altri fendenti la ex compagna, di 18 anni, e poi si è lanciato dalla finestra. La ragazza ferita è l'ex fidanzata dell’aggressore ed è stata ferita alla gola dalle coltellate del suo ex. Le sue condizioni non sarebbero preoccupanti.
14 novembre - Rimini
Un 30enne di origini tunisine è stato arrestato a Rimini per le violenze ai danni della compagna. L’uomo era tornato in libertà a luglio dopo aver scontato una pena di diversi anni per i precedenti pestaggi alla donna, percossa e costretta ad assumere stupefacenti per mesi. Appena uscito dal carcere ha ricominciato a pestarla.
5 e 7 novembre - Pestaggi a Roma e Bra
Il 5 novembre un 50enne originario dello Sri Lanka, è stato fermato con l’accusa di aver aggredito la moglie con tale violenza da mandarla in ospedale in codice rosso, con fratture allo zigomo e alle costole, la milza lacerata e un’emorragia cerebrale. Dovrà rispondere di tentato omicidio e lesioni personali gravissime. Due giorni dopo a Bra, nel Cuneese, un 40enne è stato arrestato per aver aggredito la moglie incinta per strada, afferrandola per il collo e i capelli.
4 novembre - Sala Consilina
Un uomo ha fatto esplodere l’appartamento e ha ucciso la convivente a Sala Consilina, nel Salernitano. L’uomo, è stato arrestato per omicidio volontario premeditato. Secondo l’accusa dei carabinieri, ha versato sul pavimento di casa due taniche di benzina e poi ha appiccato il fuoco, che ha provocato l’esplosione. La donna, una 32enne di origini romene, è morta in seguito alle ustioni gravissime riportate. Alla base del gesto ci sarebbero stati i continui litigi tra i due conviventi.