Decreto Genova, Bucci: “Voglio rinunciare a compenso da commissario”

Cronaca
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Il sindaco ha annunciato che, se sarà possibile, non incasserà i 200 mila euro previsti. Il nuovo commissario ha poi parlato dei suoi primi obiettivi e delle possibili tempistiche per la ricostruzione del ponte: “12-15 mesi, comprensivi dell’abbattimento”

Il nuovo commissario per la ricostruzione del ponte Morandi, nonché sindaco della città ligure, Marco Bucci, rinuncerà al compenso previsto dal decreto per Genova. Lo ha annunciato a margine della presentazione della partita amichevole tra le nazionali di calcio di Italia e Ucraina che si giocherà il prossimo 10 ottobre a Genova: “Ho intenzione di rinunciare ai 200 mila euro previsti dal decreto per l'incarico di commissario straordinario, ma bisogna capire se è possibile, quando ne sarò certo lo annuncerò pubblicamente".

Team di lavoro e ritocchi al decreto

Il primo impegno da neocommissario, ha annunciato Bucci, è quello di costruire “un team di lavoro efficiente, di figure tecniche”. In più, ha aggiunto il sindaco, “dobbiamo continuare il confronto con il governo per valutare i ritocchi da apportare al decreto e contemporaneamente iniziamo a parlare con le aziende che possano ricostruire il ponte”. Bucci si dice dunque “fiducioso” che entro qualche settimana si possa avere qualche dettaglio più concreto sul progetto.

Le tempistiche

Il sindaco ha poi annunciato che, dopo il via libera del gip, via 30 giugno potrà essere riaperta perché risultata sicura dai monitoraggi effettuati. Mentre per via Fillak e via Perlasca, su cui incombono i monconi della parte est del ponte crollato, serve ancora un po’ di tempo. Intanto, si continua a parlare anche dei tempi per la ricostruzione del Morandi. Bucci ha ribadito che potrebbero rientrare “in un range di 12-15 mesi, comprensivi dell’abbattimento”, anticipando inoltre la volontà di "utilizzare il meno possibile esplosivo, anche se per la pila 10, quella sopra le case, sembra essere la soluzione migliore".

Le aziende per la ricostruzione

"Il decreto lascia molta autonomia ma pone anche diversi paletti”, ha continuato Bucci. "L'esclusione di Autostrade è una decisione del governo e come commissario devo fare quello che il decreto stabilisce. Ma credo che ci siano imprese italiane che non hanno mai avuto nulla a che fare con il ponte Morandi e che devono avere la possibilità di giocare la loro partita". Il sindaco a questo proposito si è detto pronto a incontrare le aziende che si faranno avanti, mentre ha confermato che continuerà a riunirsi con gli sfollati di via Porro e via Campasso ogni martedì.

Bucci: “Nessuna critica da Gemme”

Infine, Bucci nega di avere ricevuto critiche da parte di colui che era in lizza per rivestire lo stesso ruolo, Claudio Andrea Gemme, prima che sorgessero problemi legati ai conflitti di interesse. Gemme, infatti, in un'intervista avrebbe affermato che 12-15 mesi per un nuovo ponte non sono un'ipotesi concreta. "Non mi risulta, abbiamo un ottimo rapporto", ha tagliato corto Bucci. E alla domanda se il manager Fincantieri Gemme farà parte del team del commissario, Bucci ha risposto: "Vedremo".

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