Decreto Genova: per la città 20 milioni, Autostrade non ricostruisce
PoliticaVia libera al decreto che contiene misure per affrontare l'emergenza dopo la "bollinatura": ora il testo al Quirinale. Nella bozza finale non c'è il nome del commissario e non sono presenti i fondi per il Terzo Valico. Toti: "Decreto fatto per escludere enti locali"
È contenuto in 41 pagine il Decreto Genova preparato dal governo per far fronte all'emergenza nel capoluogo ligure dopo il crollo del Ponte Morandi e inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per essere firmato, dopo essere stato bollinato dalla Ragioneria di Stato. Nel testo finale c'è la conferma che Autostrade pagherà la ricostruzione del ponte, ma non lo potrà costruire. Non c'è ancora il nome del commissario straordinario, sulla cui nomina c'è una novità nel testo: dovrà essere indicato "sentito il presidente della Regione". Vengono poi stanziati altri 20 milioni di euro per la città di Genova, mentre sono state dimezzate rispetto alla bozza iniziale le assunzioni che gli enti locali potranno effettuare per far fronte alle necessità dell'emergenza. Nel testo non compaiono più i fondi per il Terzo Valico dei Giovi: è sparito infatti il comma 3 dell'articolo 16, che prevedeva di assegnare al sesto lotto del Terzo Valico 791 milioni di euro ad integrazione del finanziamento già disponibile. Il decreto sarà discusso alla Camera il 22 ottobre, con il voto previsto dal 23 ottobre. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo.
Critiche da Toti e dal sindaco Bucci
Scettico il presidente della regione Liguria Giovanni Toti: "Decreto fatto per escludere gli enti locali". Critico il sindaco di Genova Bucci: "Se c'è una riduzione dei fondi dovremo tornare a discuterne. Non molliamo su Terzo Valico, Gronda, e alta velocità fino a Milano". "Il mio obiettivo - ha detto Bucci - è di vedere il decreto, paragonarlo con le richieste fatte e vedere quello che è stato recepito. Quello che non è stato recepito torneremo a Roma per inserirlo quando il dl sarà trasformato in legge". L'Ue intanto spiega: "seguiremo gli sviluppi, siamo sempre in contatto con le autorità italiane".
Confermata esclusione di Autostrade da ricostruzione
Il testo definitivo del Decreto Genova ribadisce l'esclusione di Autostrade come soggetto attuatore per la ricostruzione. La società dovrà pagare entro 30 giorni "in quanto responsabile dell'evento". Il commissario straordinario, si legge nel testo, "affida la realizzazione delle attività concernenti il ripristino del sistema viario, nonché quelle propedeutiche e connesse, ad uno o più operatori economici che non abbiano alcuna partecipazione, diretta o indiretta, in società concessionarie di strade a pedaggio - continua il testo - ovvero siano da queste ultime controllate o, comunque, ad esse collegate, anche al fine di evitare un indebito vantaggio competitivo nel sistema delle concessioni autostradali".
Stanziati per la città altri 20 milioni
Le risorse di 20 milioni verranno trasferite alla contabilità speciale intestata al Commissario delegato alla ricostruzione. "La contabilità speciale intestata al Commissario delegato per l'emergenza", che in base all'ordinanza del 20 agosto disponeva di 33,5 milioni, "è integrata di 9 milioni di euro per l'anno 2018 e 11 milioni di euro per l'anno 2019", si legge nel testo. Le risorse sono coperte con l'uso del Fondo per le emergenze nazionali.
Dimezzate le assunzioni per gli enti locali
Saranno 250 le assunzioni che gli enti locali potranno effettuare per far fronte alle necessità create dall'emergenza, e non più 500 come indicato nella bozza iniziale del decreto. La Regione Liguria, la citta' metropolitana di Genova e il Comune di Genova potrannoassumere persone negli anni 2018 e 2109, su autorizzazione del Commissario, con contratti a tempo determinato e con funzioni di personale civile, polizia locale e supporto all'emergenza.
Decreto: "Soldi da Stato se Aspi ritarda"
Il Decreto Genova reintroduce, in deroga agli articoli 4 e 22 del Jobs Act, la cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività. La misura potrà essere autorizzata "sino ad un massimo di 12 mesi complessivi" per gli anni "2019 e 2020". Lo si legge all'art.44 del decreto al vaglio del Quirinale, che specifica: la "sostenibilità" dell'onere finanziario per la copertura sarà "verificata" "in sede di accordo governativo". "Qualora dal monitoraggio emerga che è stato raggiunto o sarà raggiunto il limite di spesa, non possono essere stipulati altri accordi". Nel caso in cui Autostrade non pagasse o ritardasse le spese di ricostruzione del ponte sarà lo Stato ad anticiparle, attingendo al Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale. "Per assicurare il celere avvio delle attività del Commissario, in caso di mancato o ritardato versamento da parte del Concessionario, a garanzia dell'immediata attivazione del meccanismo di anticipazione, è autorizzata la spesa di 30 milioni annui dal 2018 al 2019".
Toti: "Decreto fatto per escludere enti locali"
Polemico il governatore ligure Giovanni Toti. "Mi sembra che il decreto venga fatto per escludere gli enti locali", ha dichiarato in un'intervista radiofonica. "Mi dà l'impressione che il governo voglia gestire la situazione a Roma e non in Liguria. Ma va bene tutto, siamo laici, basta che si raggiungeranno i risultati", ha aggiunto. Toti era tornato poi a chiedere lo sblocco dei fondi per la realizzazione del Terzo Valico: "Mi fiderei di più del ministro Toninelli se sbloccasse questa mattina stessa quel miliardo e mezzo di euro, già bollinato, per il quinto lotto del Terzo Valico, che rischia di rallentare sensibilmente. Sarebbe un danno straordinario, e credo che l'opinione pubblica non reagirebbe bene. E neanch'io reagirei bene".
Rixi: "Abbiamo bisogno di un ponte"
Il viceministro Rixi, intanto, traccia il suo profilo del possibile Commissario per la ricostruzione: "Serve un manager che sappia affrontare situazioni di emergenza, con capacità professionali importanti e che ci si dedichi a tempo pieno, per realizzare il ponte velocemente”, ha spiegato.