
Cresce la rabbia di chi ha perso la propria casa a causa del crollo del Ponte Morandi. Un gruppo ha assistito alla riunione dei Consigli regionale e comunale, in cui è stata approvata all’unanimità la richiesta al governo di una legge speciale per l’emergenza. FOTO

Cresce la rabbia di chi ha perso la propria abitazione a causa del crollo del Ponte Morandi a Genova. Oggi mentre stava per riunirsi nel capoluogo ligure il consiglio regionale e comunale congiunto per fare il punto sulla situazione, decine di sfollati si sono radunati davanti all'ingresso del palazzo regionale per protestare contro l’impossibilità di recuperare i propri effetti personali dalle abitazioni evacuate sotto al troncone est del viadotto -
Lo speciale sul crollo del Ponte Morandi
Prima della seduta alcuni sfollati hanno distribuito un volantino dal titolo "Quelli di ponte Morandi", con scritto "50 anni di servitù, due settimane di sofferenze" -
La rabbia degli sfollati
I momenti più alti di tensione si sono verificati quando è stato impedito agli sfollati di accedere all'aula. Dopo una trattativa per farli assistere alla seduta consiliare, si è deciso di far entrare una delegazione degli abitanti di via Porro, una delle vie interessate dalle evacuazioni -
Il volontario Federico porta focaccia nella zona rossa
Prima dell'inizio dei lavori un gruppo presente sugli spalti ha alzato dei cartelli con scritto: "Nessuna demolizione, senza per noi una soluzione, vogliamo risposte". "Gli sfollati 'hanno ragione. Non si può lasciare la gente in balia delle elemosine di Autostrade", ha detto Di Maio. E Toti ha risposto: "I soldi che ricevono sono quelli decisi dal Governo, quindi da Di Maio stesso. Se pensa che siano pochi... li aumenti subito" -
Toninelli: "Case entro tre mesi"
Al termine dell'intervento del commissario per l'emergenza e presidente della Regione Giovanni Toti, molte manifestazioni di rabbia al grido "Rispetto-rispetto". E ancora: "Veniamo prima noi delle imprese, veniamo prima noi della viabilità, ci siamo prima noi, vogliamo la casa!" -
Autostrade: "Nessun allarme su emergenza"
La rabbia degli sfollati è stata placata dall'intervento del sindaco Marco Bucci: "Vi capisco, ma dobbiamo cercare di lavorare insieme. Dal 14 agosto dormo quattro ore per notte per affrontare l'emergenza. Genova non si è mai fermata, non ha mai dimostrato di essere in ginocchio, una cosa di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi, nessuno è stato lasciato solo dalle istituzioni", ha sottolineato il primo cittadino -
Il video di Autostrade non è stato manomesso
"Il sindaco ci ha dato un percorso che abbiamo condiviso - ha detto un portavoce del comitato degli ex-abitanti di via Porro, Franco Ravera - In settimana ci sarà un monitoraggio strumentale del manufatto per vedere variazioni strutturali o meno. Qualora gli strumenti facessero rilevare che non ci sono spostamenti e criticità, il sindaco si accollerebbe l'onere di permetterci in certe fasce orarie, con accompagnamento dei vigili, di entrare nelle case a togliere quanto possibile" -
Autostrade: "Rispettati gli obblighi"
Il Consiglio regionale e il consiglio comunale di Genova hanno approvato all’unanimità l’ordine del giorno, con la richiesta di una legge che snellisca le procedure per l'affidamento dei lavori di progettazione e di esecuzione delle opere per ricostruire ponte Morandi, verificando se ci sono le condizioni per prevedere, per il periodo dell'emergenza, la sospensione del pagamento di mutui, tributi, contributi e premi -
La concessione di Autostrade