Dalle indagini è emerso che il 14 agosto la centralina delle telecamere aveva avuto problemi legati anche al maltempo. Toninelli attacca il concessionario: “Inadempienze pesantissime”. Toti: “Già 85 case consegnate agli sfollati”. Otto famiglie evacuate da una palazzina
Non c’è stata nessuna manomissione sulle telecamere di Autostrade che, lo scorso 14 agosto, non hanno ripreso il momento del crollo del ponte Morandi. È questa la conclusione emersa dalle indagini della squadra mobile di Genova: la centralina elettrica che alimentava i due dispositivi di videosorveglianza, infatti, quel giorno aveva avuto problemi più volte. (IL CROLLO DEL PONTE - FUNERALI - FOTO - VIDEO)
Nessun fulmine si è abbattuto sul ponte
La mattina del 14 agosto, il salvavita della centralina si era staccato per cali di tensione ma era poi ripartito. Intorno alle 11.30, pochi minuti prima del crollo, una “nuvola” di pioggia si è abbattuta anche sulla centralina e il carico di acqua è stato talmente elevato che l’apparecchio non è riuscito a riavviarsi. La seconda telecamera, che stava riprendendo lo svincolo, si è girata verso il ponte Morandi solo quando il tecnico addetto alle telecamere ha visto auto che frenavano e mezzi che invertivano la marcia tornando indietro contromano. Quando però il dispositivo ha puntato la struttura, il collasso era già avvenuto. Gli esperti, inoltre, hanno escluso l'ipotesi del fulmine che avrebbe colpito uno degli stralli del ponte, provocandone la rottura: i tecnici di Arpal hanno concluso la mappatura delle saette cadute qual giorno e hanno rilevato che quella più vicina si è abbattuta a una distanza di oltre un chilometro.
Sgomberato uno stabile per motivi di sicurezza
I vigili del fuoco intanto hanno fatto sgomberare uno stabile che ospitava otto famiglie in via del Campasso per motivi di sicurezza. L'edificio avrebbe alcune lesioni e secondo gli accertamenti dei pompieri e dei tecnici del comune potrebbe avere problemi di stabilità: gli esperti stanno valutando se i danni siano stati causati dalle vibrazioni del crollo del ponte Morandi e poi siano peggiorati anche dopo il forte temporale e la pioggia caduta la scorsa notte.
Toninelli: pesante inadempienza di Autostrade
E continuano le polemiche sulla vicenda e sul ruolo di Autostrade, con il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli che, in un’intervista a TiscaliNews, definisce la "Convenzione unica" del 2007 siglata dal governo con la società “un perfetto scandalo bipartisan, una vergogna consumata a mio avviso alle spalle dello Stato e dei cittadini". Per il ministro "una delle anomalie peggiori (del contratto ndr) sta nel ginepraio regolatorio che genera confusione di ruoli sulle verifiche di sicurezza. Ma per fortuna il Codice della strada addebita chiaramente la responsabilità sostanziale al concessionario". E, sui vincoli per la rescissione del contratto, Toninelli afferma che "dopo quello che è successo a Genova, i giganteschi danni morali, materiali e persino l'allarme sociale procurato, mi sembra che ci siano profili pesantissimi di inadempienza da parte del concessionario". (COME FUNZIONA IL SISTEMA DELLE CONCESSIONI)
Toti: lavoriamo senza sosta, già 85 case sono state date agli sfollati
Nella città ligure proseguono intanto i lavori e l’assegnazione delle case agli sfollati. A comunicarlo è il governatore della Liguria e commissario per l'emergenza Giovanni Toti, che sui social scrive: "Genova non si ferma. Sono già 85 le case assegnate alle famiglie che hanno dovuto abbandonare le proprie dopo il crollo del #pontemorandi. Intanto proseguono senza sosta i lavori per sgomberare il Polcevera dalle macerie: dei 5 mila di partenza restano ancora da smaltire solo 800 metri cubi di materiale". Toti parla anche della viabilità, pesantemente colpita dal crollo del ponte, assicurando che “accelerano i lavori in molti cantieri della città, a partire da Lungomare Canepa dove, grazie all'installazione dell'illuminazione notturna, ora i lavori vanno avanti h24 e presto consentiranno di consegnare la strada nuova e decongestionare il traffico nel ponente cittadino".
La circolazione ferroviaria
E sempre sul fronte viabilità arrivano notizie dall’incontro svoltosi tra Rfi e le segreterie regionali dei sindacati sulla circolazione ferroviaria: il ripristino della circolazione sui binari più distanti dal moncone est di ponte Morandi, se non ci saranno ritardi dovuti alla demolizione, può avvenire in 20 giorni una volta liberate le aree interessate dalle macerie e dopo il dissequestro da parte della magistratura.