Si tratta della struttura che collega i comuni di Pozzuoli e Giugliano. Dopo uniispezione dei tecnici, è stata disposta l'interdizione al traffico. Ieri a Benevento stessa sorte era toccata al ponte "San Nicola" costruito da Morandi nel 1955
Sale l’attenzione su ponti e viadotti in tutta Italia, dopo il crollo del ponte Morandi a Genova (FOTO - VIDEO - LE VITTIME). Nella giornata in cui si sono celebrati i funerali solenni (LA CRONACA), è stato interdetto al traffico veicolare un viadotto della statale Domitiana nei pressi dell'idrovora di Licola, tra i comuni di Pozzuoli e Giugliano, in provincia di Napoli. L'allarme è scattato dopo che alcuni residenti hanno individuato crepe nel manto di asfalto e un foro. Sono intervenuti i tecnici della Città Metropolitana ed i Vigili del fuoco che, dopo una ispezione della struttura, hanno deciso di chiudere il viadotto alla circolazione nei due sensi di marcia. Sono state disposte analisi più accurate della struttura e dei supporti in cemento. Il viadotto, lungo circa cento metri, supera una strada interna comunale ed un canale di bonifica della piana di Licola. La strada comunale sottostante rimane, comunque, transitabile. Il traffico nelle due direzioni di marcia è stato deviato per via dei Platani e per Licola mare.
A Benevento chiuso il ponte “San Nicola”
Il sindaco di Benevento Clemente Mastella nella giornata di ieri ha emesso un'ordinanza di chiusura al traffico leggero e pesante, in via precauzionale, del ponte “San Nicola” realizzato da Morandi nel 1955. "So che ci saranno dei disagi per i cittadini – ha detto Mastella – ma è anche vero che è meglio avere disagi che disgrazie, come avvenuto con il crollo del ponte a Genova". L’ordinanza è stata emessa a seguito della relazione dell’ufficio tecnico comunale della città campana e resterà in vigore fino a quando la commissione tecnica, composta anche da diversi esperti esterni all'amministrazione comunale, non garantirà la sicurezza della struttura, già oggetto di lavori di consolidamento due anni fa in seguito all'alluvione del 2015. Ad accelerare il provvedimento è stato anche il susseguirsi di scosse sismiche che, pur se di lieve entità, si sono registrate anche nel Sannio negli ultimi tre giorni.