Migranti, Moavero a Ue: Italia non sia più luogo esclusivo di sbarco

Cronaca
L'arrivo della nave Diciotti a Trapani alcuni giorni fa (Ansa)

Lettera del ministro degli Esteri per comunicare che Roma non ritiene più attuabile il piano Sophia sui porti. A Bruxelles riunione richiesta di revisione regole delle missioni nel Mediterraneo. Open Arms verso Spagna. Cargo vicino Tunisia salva 40 persone

La Farnesina chiede che l'Italia non sia più il luogo esclusivo di sbarco dei migranti che vengono soccorsi dalle proprie unità. L’annuncio di intenti è stato comunicato dal ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, che ha inviato una lettera al Vice Presidente della Commissione e Alto Rappresentante, Federica Mogherini. Nella missiva, conformemente a quanto anticipato, viene indicato che da parte italiana non vengono più ritenute applicabili, anche alla luce delle conclusioni del Consiglio Europeo del 28 giugno (COSA PREVEDE IL TESTO), le attuali disposizioni del "piano operativo" della missione Eunavformed Sophia (COSA È). Intanto Open Arms ha deciso di fare rotta verso la Spagna dopo le polemiche di ieri con Salvini. E altri 40 migranti sono stati salvati al largo della Tunisia da un cargo che denuncia: Malta, Italia e Tunisia hanno rifiutato approdo.

Le disposizioni di Moavero

Secondo quanto comunicato dalla Farnesina, "il ministro Moavero ha dato istruzioni al Rappresentante italiano al Comitato Politico e di Sicurezza” perché alla riunione di mercoledì 18 luglio a Bruxelles “sollevi la questione della necessità della modifica del 'piano operativo' di Eunavformed Sophia per la parte relativa all'individuazione del porto di sbarco”.

La riunione di Bruxelles

Per la giornata di oggi è infatti prevista a Bruxelles la riunione del Comitato politico e di sicurezza (Cops) per esaminare la richiesta di revisione delle regole delle missioni internazionali nel Mediterraneo avanzata dal premier Giuseppe Conte in una lettera inviata nei giorni scorsi ai presidenti della Commissione e del Consiglio Ue Jean-Claude Juncker e Donald Tusk. Si tratta di modificare il regolamento della missione europea Eunavformed Sophia, che prevede l'attracco in Italia delle navi che soccorrono migranti in mare. Richiesta alla quale si è ora aggiunta formalmente quella del ministero degli Esteri.

Altra nave nel Mediterraneo con 40 persone a bordo

Intanto non si arrestano i flussi migratori nel Mediterraneo. Repubblica, citando il portale europeo InfoMigrants, che da marzo segue le rotte dei profughi, ha dato notizia di un’altra imbarcazione alla deriva con 40 persone a bordo, che sono state recuperate e messe in salvo dal cargo Sarost 5, ormeggiato al largo delle coste tunisine. Secondo InfoMigrants, sia Tunisia che Malta e Italia avrebbero rifiutato l'approdo. A bordo ci sarebbero anche un uomo ferito e una donna incinta. Al momento la Sarost 5 è in attesa di una destinazione. 

Open Arms fa rotta verso coste spagnole

Dopo le polemiche di ieri, invece, Open Arms ha scelto di fare rotta verso le coste spagnole, avendo chiesto alla Guardia Costiera iberica di assumere il coordinamento dell'operazione SAR che ieri mattina ha portato al recupero dei corpi senza vita di una donna e di un bambino di pochi anni e al salvataggio di una superstite del naufragio di lunedì sera. La Ong ha comunicato che "l'ipotesi di approdare in un porto italiano - la possibilità di Catania e' stata comunicata solo alle ore 23 di martedì - presenta comunque molteplici fattori critici. Il primo è costituito dalle dichiarazioni del Ministro dell'Interno italiano Salvini, che ha definito "bugie e insulti" la documentazione da noi offerta attraverso la pubblicazione delle tragiche immagini dell'area di mare dove è avvenuta l'operazione condotta dalla Guardia Costiera libica. Risulta incomprensibile perché la disponibilità iniziale ad accogliere la donna in stato di grave ipotermia non sia stata accompagnata dalla stessa disponibilità per i due cadaveri ritrovati.

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