
Nell'ambito dell'evento "Insieme senza muri" si è tenuto il pranzo "Ricetta Milano" con un tavolo lungo 2,5 km. Presenti oltre 10mila persone, tra cui Roberto Saviano che dice: "M5s stampella di partito xenofobo". Il primo cittadino: “Qui gestiamo le paure”

Al Parco Sempione di Milano si è tenuto un pranzo multietnico promosso dal Comune e dalle associazioni per ribadire la volontà della città di accogliere e integrare. L'iniziativa si chiama "Ricetta Milano", nell'ambito della manifestazione "Insieme senza muri". Si sono iscritte circa 6mila persone ma se ne sono presentate oltre 10mila -
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La tavolata di "Ricetta Milano" è lunga circa 2,5 chilometri. Ad inaugurare la giornata multietnica al Parco Sempione, nel centro della città, il sindaco Giuseppe Sala e l'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini -
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All'iniziativa ha preso parte anche lo scrittore Roberto Saviano, intervenuto nel pomeriggio. Qui, al suo arrivo sul palco presentato dall'assessore Majorino -
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Lo scrittore nel suo intervento ha accusato il Movimento 5 Stelle di "fare da stampella a un partito xenofobo", riferendosi all'esecutivo con la Lega di Matteo Salvini, con cui pochi giorni fa ha avuto un duro scontro -
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Il sindaco Sala ha invece detto: "Sono l'anti-Salvini a Milano, qui c'è un modello che può funzionare. Voglio portare avanti il nostro modo di fare: far seguire i fatti alle parole", ha detto il sindaco. "Non voglio demonizzare il ministro dell'Interno, perché non mi interessa, io lo voglio battere con le idee dimostrando che a Milano si può e lo batterò con il vostro aiuto", ha detto il primo cittadino nel discorso che ha aperto la giornata -
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"Non urliamo e basta ma dimostriamo con i fatti che si può. Da Milano abbiamo il dovere di farlo, da Milano si può perché siamo figli di Ariberto da Intimiano, che parlava di unità e lavoro, di Pietro Verri, di Cesare Beccaria, di Filippo Turati, del cardinale Martini", ha detto Sala -
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Per il sindaco di Milano Sala, la città "vuole essere protagonista del mondo non con le sbruffonate ma con i fatti. L'accoglienza per noi è irrinunciabile e così lo sono le regole, le leggi, gli strumenti" -
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"Le paure ci sono, tutti le hanno, anch'io. Però Milano le paure le gestisce, non le butta addosso agli altri", ha detto ancora Sala nel suo intervento a Parco Sempione -
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Il sindaco poi ha parlato del momento politico che sta vivendo non solo l'Italia, ma anche il mondo. "Non saremo accondiscendenti al sentimento che sta dilagando nel mondo, da Trump all'Ungheria. Dobbiamo sapere però che con i soli no non si va da nessuna parte - ha concluso -, ai no vanno accompagnate delle proposte. Dobbiamo tirare fuori le nostre idee, non vivere di superiorità morale" -
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Anche l'arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha portato il suo saluto. "Benedetta Milano perché sei capace di operare con efficienza e solidarietà, per la folla sterminata che si dedica a fare del bene. Per la pluralità delle confessioni che cercano di essere insieme lode a Dio". Milano infine secondo monsignor Delpini "è benedetta perché dà da mangiare a tutti quelli che arrivano qui e perché dà voce a coloro che non hanno voce e soccorre quelli che non hanno soccorso", ha detto -
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