L'inverno non vuole ancora fare le valigie. Nel pieno di maggio fiocchi fuori stagione hanno iniziato a cadere sulle montagne venete e trentine. Nevica anche in Lazio, dove a quota 1900 metri sono ancora presenti due metri di neve
Quest'anno la primavera non ha fretta. Dopo una stagione invernale in cui si è sciato molto, complice il brusco calo delle temperature delle ultime ore, è tornata la neve sulle montagne italiane. Dalla prima mattina di oggi ha imbiancato le vette delle Dolomiti venete -
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Secondo le rilevazioni dell'Agenzia regionale per l'ambiente del Veneto (Arpav), accumuli rilevanti di neve sono stati registrati in alcuni casi addirittura ai 1100 metri di altitudine. Tra i 10 e i 15 centimetri sono poi scesi intorno ai 2000 metri -
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Il nuovo manto, rileva l'Arpav, è destinato a durare pochi giorni viste le condizioni meteo generali che prevedono un ritorno alle temperature più alte in linea con quelle stagionali rispetto a quelle degli ultimi due giorni -
Le previsioni del tempo
Da tenere presente il rischio valanghe per zone dove si registrano accumuli particolari ed esposte ai venti: in generale comunque il grado di pericolosità stimato varia da debole (grado 1) a moderato (grado 2) -
La mappa del rischio idrogeologico
Anche al Terminillo, in provincia di Rieti, ha iniziato a nevicare stamattina alle 11. Alcune immagini, diffuse il 12 maggio su Facebook da Vito Paciucci, vicesindaco di Leonessa, un comune confinante, mostrano come a quota 1900 metri nel versante nord della stazione sciistica siano ancora presenti circa due metri di neve -
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Una nevicata davvero insolita, che però risulta troppo tardiva per tutti gli amanti dello sci: la stagione infatti è terminata, con i rifugi chiusi in attesa della riapertura estiva. Una manna invece per per gli amanti dello scialpinismo e delle passeggiate con le ciaspole, le racchette da neve -
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