Dopo gli scontri prima della gara d’andata, la Questura ha parlato di un "match importante" ma non ci sono "preoccupazioni specifiche". All'Olimpico per la semifinale di ritorno di Champions League sono attesi 5mila tifosi inglesi. Stop alla vendita di alcol per 36 ore
Ci saranno quasi 63mila persone allo stadio Olimpico il 2 maggio per Roma-Liverpool, la semifinale di ritorno di Champions League, con quasi 5mila tifosi ospiti. A vigilare ci saranno mille agenti. Il commissario capo Giorgio Luciani, funzionario dell'ufficio ordine pubblico della Questura di Roma, parlando a un'emittente radiofonica ha detto che l'attenzione delle forze dell'ordine è alta ma non ci sono "preoccupazioni specifiche". Sono state predisposte zone di sicurezza ed è stata firmata un'ordinanza che vieta la vendita e il consumo di alcol per 36 ore. Nel giorno della partita di andata durante gli scontri fuori dallo stadio un tifoso dei Reds è rimasto ferito ed è finito in coma: per l'aggressione due ultras della Roma sono stati arrestati e rinviati a giudizio.
"Lavoriamo già da diverse settimane"
"Noi stiamo già lavorando da parecchie settimane, ancor prima della partita di andata a Liverpool", ha precisato Luciani. La gara dell’Olimpico "è un match importante sia dal punto di vista sportivo che da quello dell'ordine pubblico. Le misure rimangono alte come qualsiasi altra partita. Ovviamente con un'attenzione ancor più alta visto l'arrivo massiccio di tifosi inglesi". Tifosi ospiti che non saranno comunque "confinati", ma piuttosto - sottolinea il commissario - invitati a godersi in pace la città prima durante e dopo il match.
Piano sicurezza: stop alla vendita di alcol per 36 ore
Il piano di sicurezza per il match dell'Olimpico è stato messo a punto con due incontri il 27 aprile, uno al Viminale e uno in Prefettura. I tifosi saranno accompagnati dalle forze di polizia fin dal centro della città e ci sarà scambio continuo di informazioni con le autorità inglesi per monitorare gli spostamenti degli ultrà più a rischio. È stata firmata l'ordinanza per lo stop alla vendita e al consumo di alcol e bevande in contenitori di vetro sia nel centro storico sia nella zona dell'Olimpico, dalle 19 del primo maggio alle 7 del 3 maggio. Ma non solo: proprio attorno allo stadio verrà creata una maxi zona di sicurezza che andrà da Tor di Quinto a ben oltre piazzale Clodio, includendo anche parte del quartiere Flaminio e alla quale i tifosi con il biglietto della partita potranno accedere solo da "corridoi" prestabiliti. La "fan zone" per i tifosi dei Reds sarà invece allestita nei pressi di villa Borghese, come già avvenuto in passato: qui verranno convogliati gli ultrà che poi raggiungeranno lo stadio in autobus. Per scongiurare scontri tra le due tifoserie lontano dall'Olimpico, ma anche per evitare quel che avvenne in occasione di Roma-Feyenoord quando i tifosi olandesi ubriachi danneggiarono la fontana della Barcaccia, le principali piazze e i luoghi maggiormente frequentati dai turisti saranno presidiati da centinaia di uomini delle forze di polizia. Particolare attenzione anche nella vigilanza del centro sportivo della Lazio a Formello, dove si allenerà il Liverpool, e in piazza San Giovanni per il Concertone del 1 maggio. Le misure antiterrorismo già predisposte verranno integrate per evitare contatti in caso i supporters dei Reds già nella capitale decidano di seguire l'evento.
Come saranno accolti gli inglesi
I circa cinquemila tifosi dei Reds attesi a Roma, ha fatto sapere il Viminale, arriveranno in Italia con diversi voli che atterreranno non solo a Roma ma anche in altre città italiane. Inoltre, particolare attenzione è stata rivolta dalle autorità italiane agli aspetti di "safety" e "security", in modo da fornire in tempo ai tifosi inglesi tutte le informazioni relative alle modalità di afflusso allo stadio Olimpico, le norme di comportamento e i meeting point predisposti. In sostanza, sottolinea il Dipartimento della Pubblica Sicurezza in una nota, "tutto ciò che è consentito e ciò che è vietato".
Una cinquantina di hooligans
Altro fronte su cui si sta lavorando è quello della prevenzione. Da Liverpool le autorità trasmetteranno la lista di chi ha acquistato il biglietto, con i nominativi dei soggetti più a rischio: si tratta di un migliaio di persone anche se le autorità di sicurezza inglesi hanno comunicato che gli hooligans davvero pericolosi sarebbero non più di una cinquantina. Soggetti che saranno "accompagnati" per tutto il tempo che resteranno a Roma.
Gli scontri di Liverpool
L’attenzione delle autorità per il ritorno della semifinale di Champions League tra Roma e Liverpool è salita dopo quanto accaduto nella gara di andata del 24 aprile quando, durante gli scontri tra i tifosi giallorossi e quelli dei Reds all’esterno dello stadio, prima del match, un 53enne irlandese, fan della squadra allenata da Jurgen Klopp, è stato ferito ed è finito in coma all’ospedale. Per quest’aggressione, due ultras della Roma sono stati arrestati dalle autorità inglesi e, il 26 aprile scorso, sono stati rinviati a giudizio. Per uno di loro l'accusa è di "disordini violenti", per l'altro, invece, si parla anche di "lesioni gravissime". In un primo momento il reato ipotizzato per entrambi era quello di tentato omicidio. Ai due italiani è stata inoltre negata la libertà su cauzione.