Finmeccanica, Orsi e Spagnolini assolti nel processo d'appello "bis"

Cronaca
Giuseppe Orsi durante il processo (Foto d'archivio Ansa)
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I due ex dirigenti erano accusati di corruzione internazionale per presunte tangenti a funzionari indiani, per far ottenere ad AgustaWestland, controllata dell'azienda, una commessa da 556 milioni di euro per 12 elicotteri. I giudici: "Non ci sono prove sufficienti"

La Corte d'Appello di Milano ha assolto l'ex presidente di Finmeccanica (ora Leonardo) Giuseppe Orsi e l'ex ad della controllata AgustaWestland, Bruno Spagnolini, nel processo di secondo grado “bis” con al centro l'accusa di corruzione internazionale per presunte tangenti che sarebbero state versate a pubblici ufficiali indiani, per far ottenere ad AgustaWestland una commessa da 556 milioni di euro per 12 elicotteri. Dopo le condanne nel primo processo d'appello, nel dicembre 2016 la Cassazione aveva annullato la sentenza con rinvio a nuovo giudizio. Secondo i giudici non c'è "prova sufficiente" per dimostrare che "i fatti sussistano".

L'avvocato di Orsi: "Nessuna prova di accordo corruttivo"

L'avvocato Ennio Amodio, difensore di Giuseppe Orsi, ha commentato così l'assoluzione del suo assistito: "Questo processo chiude una vicenda che sin dalle prime battute doveva essere chiara anche agli investigatori: non esiste alcun accordo corruttivo, non vi è prova alcuna che il denaro sia pervenuto al maresciallo Tyagi", ex capo dell'Aeronautica militare indiana. Uscendo dall'aula, l'altro imputato Bruno Spagnolini ha risposto a chi gli ha fatto presente che l'assoluzione arriva dopo 5 anni: "Con tutto il danno che è stato fatto all'azienda, il danno fatto a noi conta meno".

Condannati nel primo processo d'appello

I due imputati erano stati condannati in primo grado solo per l'ipotesi di frode fiscale e poi in appello anche per corruzione internazionale (4 anni e 6 mesi a Orsi e 4 anni a Spagnolini), ma poi la Cassazione nel dicembre 2016 aveva annullato con rinvio le condanne ordinando un appello 'bis' per riascoltare alcuni testimoni, sentiti nei mesi scorsi. Oggi, 8 gennaio, le assoluzioni, e ora la Procura generale potrebbe decidere di presentare ricorso in Cassazione per un altro giudizio.

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