
Il 25 novembre, giorno in cui il mondo dice no alla violenza sulle donne, migliaia di persone sono scese in strada nella Capitale. La “marea” è partita da piazza della Repubblica, tra palloncini, striscioni e slogan. LE FOTO

Nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, migliaia di persone sono scese in strada anche a Roma per dire basta –
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“Siamo almeno 150 mila”, hanno detto gli organizzatori –
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Il corteo è partito da piazza della Repubblica –
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Il corteo a Roma per dire basta alla violenza contro le donne –
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La “marea”, come si sono autodefinite le partecipanti alla manifestazione, ha invaso le strade della Capitale –
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In testa al corteo c'era lo striscione “Contro la violenza maschile sulle donne noi abbiamo un piano”, firmato dal movimento “Non una di meno” –
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Tante le associazioni femminili presenti –
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Durante la manifestazione si sono visti palloncini rosa, a centinaia, della Casa internazionale delle donne, a rischio sfratto da parte del Campidoglio –
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Molti gli striscioni dei centri antiviolenza, ma anche i cartelli con diversi slogan –
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Su alcuni cartelloni erano richiamati i fatti di cronaca, sottolineando che “la donna violentata non è l'imputata” –
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Dagli slogan storici del femminismo italiano, all'ispirazione delle più recenti serie tv, fino alla musica: sono tanti i modi in cui le partecipanti al corteo di Roma contro la violenza sulle donne hanno espresso le loro idee –
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“Io sono mia, voi siete vostre”, “Siamo le pronipoti delle streghe che non siete riuscite a bruciare”, “La libertà delle donne è la libertà di tutti”: sono alcune delle scritte che hanno sfilato in piazza a Roma –
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Tanti anche i cartelli in inglese, spagnolo e arabo -
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C’era anche lo striscione della “Brigata Laura Palmer”, dal nome della ragazza brutalmente assassinata in “Twin Peaks” –
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Al corteo hanno partecipato donne di tutte le età. In testa le mamme con i passeggini. “La notte ci piace, vogliamo uscire in pace”, hanno cantato le donne in strada, altre hanno esposto cartelli con esempi di abusi che una donna può subire: si va da episodi tristemente senza tempo (“Il mio superiore mi ha messo le mani addosso”) ad altri più legati alla contemporaneità (“Mio marito controllava le password dei miei social”). Slogan anche contro l'obiezione di coscienza nell'applicazione della legge 194 –
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E alla manifestazione hanno partecipato anche tanti uomini. Anche se, come voluto dagli organizzatori, la testa del corteo era omogeneamente “rosa” –
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