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Bike sharing a Milano: tutto quello che c'è da sapere

Cronaca
Le bici gialle di Ofo in centro a Milano (Fotogramma)

BikeMi è stato affiancato a fine agosto da altri due operatori, Mobike e Ofo, che tramite app offrono un servizio “free-float” a parcheggio libero. Portando così a 18mila le biciclette condivise nel capoluogo lombardo. Ecco tariffe e modalità di utilizzo

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Dopo il car sharing, anche le bici condivise aumentano di numero a Milano, con il bando comunale che ha assegnato 12mila “slot” in più a una nuova modalità di bike sharing: il “free-float”, ossia “flusso libero”, inaugurato il 30 agosto da Mobike e che ha registrato un boom di adesioni. Che è stato affiancato, in una città che si conferma vetrina di sperimentazione per la sharing mobility, da un'altra azienda cinese, Ofo. Vediamo insieme come funzionano (e in cosa differiscono) i diversi servizi e le tariffe.

Il punto sul bike sharing a Milano

Mentre BikeMi, il servizio di biciclette condivise targate Atm, alla fine del prossimo anno festeggerà il decimo compleanno arrivano due nuove compagnie cinesi. Milano allarga così il parco di bici pubbliche con un'offerta che sfiora i 18mila mezzi. Un nuovo record, in Italia, dopo quello per le auto in condivisione. Sono infatti circa 4600 (più un migliaio a pedalata assistita) le bici di BikeMi – servizio gestito da Clear channel che conta 60mila abbonati e ad aprile raggiunto il primato di 23mila prelievi giornalieri – cui si vanno ad aggiungere le 8mila di Mobike e, entro ottobre, le 4mila di Ofo.

I nuovi servizi: Milano come Shanghai

Le due aziende cinesi sono entrate nel mercato milanese del bike sharing grazie a un bando comunale che prevedeva tre lotti da 4mila bici ciascuno: due andati a Mobike (le bici argento con i cerchi arancioni), che ha cominciato appunto il servizio poco meno di un mese fa, dopo l'avvio a Firenze; e uno a Ofo (il quale conta già otto milioni di biciclette in 170 città del mondo), che ha esordito negli ultimi giorni. Entrambe operano attraverso un'app e con il “free float”, meccanismo che prevede che chi ne fa uso possa lasciarle parcheggiate dove vuole (con le dovute restrizioni), un po' come succede con il car sharing, e non debba riportarle alle “colonnine” come accade invece con il BikeMi. Insomma, siamo di fronte alla stessa evoluzione già vista con il car sharing, inizialmente relegato ad appositi parcheggi e poi “liberalizzato” su tutti gli spazi disponibili della città.

Mobike e Ofo funzionano tramite app

Le due ruote “free float” potranno essere prelevate attraverso una app dedicata e lasciate dopo l'uso. Mobike propone due tipi di mezzi (uno base e l'altro con telaio in alluminio, freno a disco posteriore e ruote piene antiforatura) mentre Ofo sbarcherà in città con le sue classiche bici gialle. Tutte le biciclette sono dotate di Gps e codici Qr per il rilascio, tramite un lucchetto che sblocca la ruota posteriore. Per utilizzarle è obbligatorio scaricare l'apposita app lasciando il numero di cellulare e gli estremi della carta di credito (e un deposito cauzionale di un euro). Tramite l'applicazione, è possibile visualizzare su una mappa i mezzi disponibili che, una volta prenotati, vanno raggiunti entro 15 minuti. Una curiosità: sulla app vengono indicati durata, distanza, costo, calorie bruciate, e viene persino disegnato l’itinerario percorso pedalando.

Dove lasciare le bici

Le nuove bici possono essere lasciate ovunque (anche in periferia e in alcuni casi fuori Milano), l'importante è che non intralcino il traffico o non siano in sosta riservata o divieto; o anche in una proprietà privata, magari con il lucchetto. Tante le aree di sosta presenti in città: oltre 670 stalli e rastrelliere per un totale di 8300 posti, che aumenteranno di un migliaio (con oltre 400 dedicati solo al bike sharing) entro la fine del 2017. L'obiettivo del Comune è quello di raggiungere i 300 km di rete ciclabile cittadina.

Le tariffe del bike sharing

BikeMi – che, secondo una recente indagine, è ritenuto una valida alternativa all'auto dal 95% dei Milanesi, purchè abbinato ad altri mezzi pubblici – funziona in maniera leggermente diversa: per utilizzare il servizio, attivo 365 giorni l'anno dalle 7 a mezzanotte (e in via sperimentale, nei fine settimana estivi, 24 ore su 24) occorre attivare un abbonamento giornaliero, settimanale o annuale. Con l'iscrizione sono forniti un codice utente e una password per l'uso occasionale (oppure una card per gli abbonamenti annuali) da utilizzare per prelevare le biciclette dagli stalli in cui sono parcheggiate. I prezzi sono di 36 euro (abbonamento annuale), 9 euro (settimanale) e 4,50 euro (per un giorno). La tariffa oraria prevede una prima mezz'ora gratuita, mentre i 30 minuti successivi hanno un costo di 0,50 euro per un totale di noleggio pari a un massimo di due ore. L'iscrizione a Mobike invece è gratuita, e per ora non sono previsti costi di abbonamento. Anche la prenotazione della bicicletta è gratuita, mentre per il noleggio è necessario avere un saldo attivo. I costi variano da 30 centesimi a 20 euro ogni 3 minuti. Ofo, invece, non ha ancora svelato le proprie tariffe: al momento è possibile utilizzare gratuitamente il servizio dopo avere effettuato la registrazione. 

Perché queste differenze di prezzo?

Nel caso di Mobike in realtà il costo varia, e di molto, a seconda che si abbiano più o meno di 80 crediti: nel caso in cui se ne abbiano 80 o più, si paga la tariffa inferiore; mentre con zero, ad esempio, non è possibile noleggiare. Al momento dell'iscrizione l'utente riceve 100 crediti, che può aumentare o diminuire a seconda del suo comportamento. I crediti salgono a ogni prenotazione (uno in più) e altri si ottengono ad esempio aiutando il cliente successivo a trovare la bicicletta (2 crediti), magari con una foto, segnalando una bici rotta o un parcheggio errato (1) oppure invitando un amico a utilizzare il servizio (1). Si perdono crediti, invece, se il mezzo è parcheggiato in un area recintata (meno 20), se la si abbandona una volta fermati dalla Polizia (-50) o se non la si blocca e poi la si riprende (-15). Il credito viene infine azzerato se si usa un lucchetto privato, se non la si blocca o se la si trasporta illegalmente. Un po' come accade con BikeMi quando l'abbonamento viene bloccato perché per tre volte l'utente ha superato il limite delle due ore di noleggio.