Bike sharing, una valida alternativa all'auto per il 95% dei Milanesi
CronacaUn'indagine sul servizio “BikeMi” della città meneghina ha evidenziato la risposta positiva degli utenti che lo utilizzano integrandolo con altri mezzi pubblici. E vorrebbero anche bici-cargo e handbike
La fotografia dello stato di salute e delle prospettive future del servizio di bike sharing proposto dalla città di Milano emerge dai dati dell'indagine sulla qualità dell'attività e la soddisfazione degli utenti di "BikeMi". L'analisi è stata condotta tra il 2016 e il 2017 dal Dipartimento di Economia, management e metodi quantitativi dell’Università degli studi di Milano, in collaborazione con Clear channel, gestore del servizio. Informazioni ottenute grazie a questionari che sono stati proposti a 25.688 abbonati di BikeMi.
L'utente-tipo
Dalla ricerca è emerso che l'utilizzatore-tipo del servizio milanese di bike sharing è un uomo (57% del campione) di quasi 41 anni, con un alto livello di istruzione (il 95% ha almeno il il diploma di scuola secondaria superiore e il 72% almeno una laurea a ciclo breve). Si tratta di un individuo sposato o convivente (57%) e dal punto di vista professionale prevale la qualifica di impiegato nel settore privato (30% circa).
Un'alternativa all'automobile
Secondo il 95% degli intervistati BikeMi, integrato con gli altri mezzi pubblici, rappresenta una valida alternativa all'automobile. Il 70% degli utenti, infatti, utilizza le bici del bike sharing abbinandole alla metropolitana; il 55% al tram e il 40% all’autobus. Il bike sharing, però, anche grazie al numero sempre maggiore di stazioni e all'introduzione anche di mezzi a pedalata assistita (di cui è soddisfatto l'80% degli interpellati), non è più considerato solo un modo per recarsi dalla fermata della metropolitana a casa o al posto di lavoro ma anche per coprire l’intera tratta, evitando problemi di traffico e parcheggio.
Cosa funziona e i possibili miglioramenti
Per oltre il 90% degli utenti i costi e i tempi di restituzione sono più che ragionevoli e il 70% è molto soddisfatto del servizio di supporto alla clientela offerto tramite call center, posta elettronica e social network. Un responso positivo che riguarda anche chi fa un uso saltuario della bicicletta condivisa, ad esempio con abbonamenti non annuali ma giornalieri o settimanali (il 40% dei quali sono risultati sottoscritti da stranieri), che ha espresso un indice di soddisfazione complessivo del 90%. Per quanto riguarda invece gli aspetti del servizio migliorabili, gli utenti mettono in cima alle loro indicazioni lo stato di manutenzione delle biciclette e la loro disponibilità anche negli orari di punta del traffico cittadino. Guardando il futuro poi gli intervistati sembrano interessati all'introduzione anche di mezzi diversi dalle due ruote tradizionali, con il 76% che desidera di poter usufruire una "cargo-bike" per trasportare anche carichi pesanti come la spesa, mentre il 10% apprezzerebbe l'introduzione di handbike per gli individui con disabilità.