All'Università La Sapienza volantini e disegni in ricordo del ricercatore friulano ucciso al Cairo mentre studiava le associazioni sindacali egiziane. Mattarella invova una "collaborazione più ampia". I genitori: "I cittadini ci fanno sentire che non siamo soli". FOTOGALLERY
È passato un anno dal giorno in cui Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso al Cairo mentre studiava le associazioni sindacali egiziane, scomparve per poi essere ritrovato morto in un fosso alla periferia della città. Per ricordarlo all’Università La Sapienza di Roma è stata organizzata una marcia con l’ormai ufficiale slogan “Verità per Giulio Regeni” -
Tanti i volantini e i disegni che ricordano il 28enne friulano, il cui corpo fu trovato il 3 febbraio con evidenti segni di tortura, bruciature di sigaretta e ferite da taglio -
A denunciarlo alle autorità egiziane, per sua stessa ammissione, fu Mohamed Abdallah, capo del sindacato egiziano degli ambulanti: “L'ho consegnato agli Interni e ogni buon egiziano, al mio posto, avrebbe fatto lo stesso. È illogico che un ricercatore straniero si occupi dei problemi degli ambulanti se non lo fa il ministero degli Interni. Quando io l'ho segnalato ai servizi di sicurezza, facendo saltare la sua copertura, lo avranno ucciso le persone che lo hanno mandato qua”. Nella foto lo scrittore Erri De Luca alla marcia dell’Università La Sapienza -
Dopo il ritiro dell'ambasciatore Maurizio Massari, deciso nell'aprile scorso per protestare contro l'insufficiente collaborazione delle autorità egiziane nelle indagini, la rappresentanza diplomatica è senza ambasciatore in quanto non sono state ancora presentate le credenziali del nuovo rappresentante, Giampaolo Cantini -
Un messaggio è arrivato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Il dolore della nostra comunità nazionale è immutato così come immutata rimane la ferma volontà di chiedere giustizia per il crimine efferato che si è accanito contro il giovane. Ai familiari rinnovo, a nome di tutti gli italiani, sentimenti di vicinanza e sostegno- ha detto il capo dello Stato. "Nel rendere omaggio alla memoria di Giulio e nel ricordare la sua giovane vita spezzata - ha aggiunto - chiediamo la collaborazione più ampia ed efficace affinché i colpevoli vengano assicurati alla giustizia"
Anche il primo ministro Paolo Gentiloni ha ricordato la scomparsa del ricercatore: "Un anno dall'orribile uccisione di Giulio Regeni. Vicinanza alla famiglia. Impegno con la magistratura per ottenere #veritapergiulioregeni", ha scritto su Twitter -
Su Twitter anche il ministro degli Esteri Angelino Alfano: "Un anno dopo la stessa tristezza e dolore. #veritapergiulioregeni: continuiamo a cercarla. Non ci accontenteremo di nient'altro che la verità" -
"In questo anno abbiamo visto e stiamo ancora vivendo tutto il male del mondo” hanno detto i genitori di Giulio Regeni, Paola e Claudio, in una lettera a Repubblica. "Questo male - proseguono - continua a svelarsi pian piano, come un gomitolo di lana, ma questo oltre ad essere il frutto di un costante lavoro di chi segue le indagini è anche il risultato della vicinanza di tutte le persone che in Italia e nel mondo chiedono con noi verità per Giulio”