
La sera del 13 gennaio 2012, la nave da crociera urtava gli scogli al largo dell'Isola del Giglio. I morti sono stati 32 e i feriti 157. Ora il relitto si trova a Genova ed è stato quasi completamente smantellato. LA GALLERY
Sono passati cinque anni da quando, il 13 gennaio 2012, alle 20.45, la nave da crociera Costa Concordia ha urtato contro lo scoglio delle Scole, al largo dell’Isola del Giglio, rovesciandosi sul suo lato sinistro. Nell’incidente sono morte 32 persone. Dal 2015, l’isola ha istituito la “Giornata delle vittime della Costa Concordia” per ricordare ufficialmente chi ha perso la vita sulla nave -
LO SPECIALE
Per il naufragio della Costa Concordia è stato condannato in appello a 16 anni e un mese il capitano dell’imbarcazione, Francesco Schettino che è stato anche interdetto come comandante per cinque anni e per sempre dai pubblici uffici -
16 anni a Schettino in primo grado
Al momento del naufragio, la Costa Concordia viaggiava con 4.229 persone a bordo. La nave era salpata da Civitavecchia e stava percorrendo il percorso della crociera “Profumo d’agrumi” in direzione di Savona -
Costa Concordia, dal naufragio all'addio al Giglio
Quando la nave da crociera è arrivata davanti all’Isola del Giglio, l’equipaggio si è preparato per la manovra di saluto, ma i calcoli di Schettino sono risultati sbagliati e la Costa Concordia ha urtato contro gli scogli delle Scale. L’impatto ha causato una falla di 70 metri sulla parte sinistra dello scafo -
LA FOTOSTORIA
Dopo l’impatto, la nave ha inizitoa a imbarcare acqua e si è verifica un blackout. Sono iniziati anche i contatti tra la Costa Concordia e la capitaneria di porto di Livorno. Solo alle 22.25 Schettino ha chiesto l’invio di rimorchiatori e garantisce che i passeggeri hanno indossato i giubbotti di salvataggio, cosa che poi si rivelerà falsa in quanto l’allarme non era ancora stato dato -
LO SPECIALE
Sono passati poco meno di dieci minuti e Schettino decide di lanciare l’allarme generale e di far riunire i passeggeri sui ponti di raduno. Iniziano le operazioni di abbandono della nave attraverso le scialuppe. Dalle registrazioni telefoniche, emergerà poi che il comandante ha abbandonato la nave prima che tutti i passeggeri fossero tratti in salvo -
LA FOTOSTORIA
Le vittime del naufragio sono state 32, di otto nazionalità diverse. Inoltre, durante le operazioni di rimozione del relitto, nel 2014, è morto anche un sub spagnolo, Israel Franco Moreno, di 42 anni, dopo essersi tagliato con una lamiera. Nella foto i primi soccorsi prestati ai naufraghi -
Costa Concordia: le immagine esclusive degli interni
Per la rimozione del relitto, sono state ingaggiate la compagnia statunitense Titan Salvage e l’italiana Micoperi. La fase più delicata è stata quella del parbuckling, cioè del “raddrizzamento” della nave. A questa manovra, seguirà quella del refloating, cioè del galleggiamento -
La riemersione ora dopo ora
Il 14 luglio 2014 la Costa Concordia è tornata a galleggiare e ha iniziato il suo ultimo viaggio, quello verso il porto di Genova dove è stata dichiarata “una perdita totale” e declassata allo stato di relitto. Sono poi iniziate le operazioni di smantellamento -
La Concordia arriva al porto di Genova
Nel maggio 2015 sono iniziate le ultime procedure per disfare il relitto e per il suo riciclaggio completo. Le operazioni sono ancora in corso -
Concordia, le ultime 10 miglia prima dello smantellamento
Oltre 25.800 tonnellate di materiali sono già stati rimossi e l'82% è stato inviato al recupero. Novanta le aziende che sono state coinvolte nello smantellamento fino ad ora, di cui 78 italiane -
La Concordia torna in asse. FOTO
Il 20 aprile è atteso il parere della Cassazione sul ricorso avviato da Schettino dopo la condanna in appello. Pene inferiori a tre anni, invece, per il comandante in seconda Ciro Ambrosio, il terzo ufficiale Silvia Coronica, il timoniere Jacob Rusli Bin, il responsabile della sicurezza di Costa Roberto Ferrarini e l’hotel director Manrico Giampedroni che hanno scelto di patteggiare -
La condanna di Schettino sui siti stranieri