Viaggio tra natura, animali e musica: il calendario 2020 di Greenpeace. FOTO
Un giro del pianeta tra habitat da salvaguardare e specie da proteggere, uniti dal filo conduttore delle collaborazioni di Greenpeace con artisti musicali di tutto il mondo: ecco il nuovo calendario dell’Ong ambientalista, tra i cui scatti è presente anche l’Italia
Il calendario 2020 di Greenpeace, Ong ambientalista nata a Vancouver nel 1971, è essere un viaggio del mondo tra natura e animali, habitat da salvaguardare e specie da proteggere. Tra gli animali presenti c’è anche il tricheco, simbolo delle minacce che incombono sull’Artico
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Il tema del calendario del 2020 è la musica: si ripercorrono le collaborazioni con gli artisti più celebri della scena nazionale e internazionale. Ma la natura continua a farla da padrona, per esempio con il colibrì e il bisonte, due animali così diversi eppure entrambi simbolo delle foreste boreali a rischio
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Tra gli scatti compaiono anche le megattere, qui fotografate nel Pacifico
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Nella serie fotografica compare anche l’Italia, con i faggi del Casentino, i fondali di Giannutri (in foto) e la panoramica di Tavolara
Immortalate anche le otarie orsine, spesso cacciate per la loro pelliccia
Uno degli scatti del calendario è dedicato ai rinoceronti, specie a rischio estinzione
Anche paesaggi e habitat naturali sono presenti nel calendario, stampato con inchiostri vegetali su carta 100% riciclata
Il tema del 2020 è la musica perché pochi sanno che Greenpeace nacque con un concerto: nell’ottobre 1970 Joni Mitchell, James Taylor e Phil Ochs suonarono a Vancouver, in Canada, per sostenere la spedizione pacifista da cui nacque l’associazione. Negli anni successivi dagli Eurythmics ai Radiohead, dagli U2 e ai Rem, la storia di Greenpeace si è fusa con quella musicale (in foto, Paul McCartney)
Nel 1995 la rockstar Gianna Nannini si schierò contro i test atomici nel Pacifico, partecipando a un blitz di Greenpeace e addirittura improvvisando un concerto sul balcone dell’Ambasciata francese a Roma
A sostegno di Greenpeace anche il compositore Ludovico Einaudi, nella foto durante una performance nell'Artico
Tra i supporter della Ong canadese anche gli U2