I conigli Frankenstein del Colorado, tentacoli sulla testa per un virus: cosa sappiamo

Ambiente
Instagram/KUNC 91.5

Introduzione

In questi giorni si sono diffuse sui social foto di diversi conigli selvatici del Colorado, negli Stati Uniti, con alcune escrescenze sul muso e sulla testa, simili a corna. I social, dove le immagini sono diventate virali, hanno fatto circolare diverse teorie e agli animali è stato anche dato il soprannome di “Frankenstein bunnies,” “demon rabbits,” e “zombie rabbits”. In realtà, gli scienziati hanno spiegato che non c’è motivo di allarmarsi. I conigli hanno questo aspetto perché hanno il papillomavirus di Shope, un virus per lo più innocuo che provoca escrescenze simili a verruche o a tentacoli. 

Quello che devi sapere

Di che virus si tratta

Si tratta di un virus abbastanza comune, che prende il nome dal dottor Richard E Shope, professore alla Rockefeller University che scoprì la malattia nei conigli selvatici negli anni '30

 

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Di che virus si tratta

Mito

I conigli ne soffrono da molto tempo: l’Associated press spiega che la stessa malattia ha ispirato leggende popolari oltre 100 anni fa. Nello specifico, avrebbe influenzato anche il mito secolare del jackalope in Nord America, che raccontava di un coniglio con corna o palchi (questi ultimi crescono sulla testa dei cervi). Questa creatura è stata resa popolare negli anni '30, quando Douglas Herrick e suo fratello, cacciatori con competenze di tassidermia, innestarono corna di cervo su una carcassa di lepre, poi venduta in un locale del Wyoming

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Scienza

Da un punto di vista scientifico lo studio di questo virus è stato molto utile, perché ha contribuito ad approfondire la conoscenza sul papillomavirus umano, che causa il cancro della cervice uterina 

L’essere umano non contrae la forma dei conigli

I conigli sono stati avvistati in particolare a Fort Collins, 105 chilometri a nord di Denver. Kara Van Hoose, portavoce del Colorado Parks and Wildlife (cioè il dipartimento parchi e fauna selvatica), ha dichiarato all'Associated Press di aver ricevuto diverse segnalazioni. Ha anche precisato che non è una cosa così rara, perché soprattutto nella stagione estiva pulci e zecche tendono a diffondere il virus maggiormente. Si può passare da coniglio a coniglio, ma non tra altre specie. È al sicuro anche l’essere umano, a cui la malattia non può essere trasmessa. Si sconsiglia comunque di avvicinarsi agli animali infetti e di toccarli. È inoltre consigliabile tenere lontani dai conigli selvatici quelli domestici, che potrebbero ovviamente essere contagiati 

 

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Le escrescenze scompaiono nel tempo

Le escrescenze non provocano danni agli animali, a meno che non crescano sugli occhi e sulla bocca: in quest’ultimo caso interferiscono con l’alimentazione. Gli animali sono capaci di contrastare il virus anche dopo averlo contratto: i segni nel tempo scompariranno, con una regressione spontanea. In alternativa, i veterinari possono asportarle chirurgicamente 

Diverse per ogni coniglio

Intervistata da una testata locale del Colorado, Kara Van Hoose ha spiegato che le escrescenze possono avere un aspetto diverso per ogni coniglio: risultano quindi piccole e rotonde, oppure più coniche. Spesso, come detto, ricordano delle corna o dei tentacoli 

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Molti conigli

Van Hoose ha poi ricordato che i conigli sono molto diffusi in Colorado: si trovano nelle pianure, in montagna, fra i quartieri delle città. Per questa ragione, la patologia si è già verificata negli anni scorsi. Tuttavia nel corso di questa estate ha ottenuto una maggiore popolarità, probabilmente per via della diffusione sui social 

Come si agisce quando si riceve una segnalazione

Quando il dipartimento parchi e fauna selvatica riceve una segnalazione, spiega Van Hoose, prima di tutto cerca di raccogliere altre informazioni: chiede dove è stato visto l'animale, come stava, se aveva difficoltà a nutrirsi e a muoversi. Esegue insomma una rapida valutazione sullo stato di salute del coniglio. “A volte le persone vogliono solo farci sapere che ne hanno visto uno”, spiega Van Hoose. “Per noi è comunque un'occasione per diffondere alcune informazioni sui virus che potrebbero colpire la fauna selvatica”

 

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Non solo conigli

Il dipartimento guidato da Van Hoose riceve molte chiamate, non solo sui conigli infetti. Gli abitanti contattano il dipartimento quando notano anomalie negli animali: esemplari albini, con un colore diverso dal solito. Il Colorado ha una fauna selvatica molto ricca, quindi è probabile riscontrare varianti e differenze. La grande attenzione della popolazione agli animali selvatici secondo Van Hoose è positiva, perché segnala un grande interesse al tema

Anche nel Midwest

Il New York Post ricorda che la malattia si manifesta di frequente anche nel Midwest, quindi in un’area diversa degli Stati Uniti rispetto a dove si trova il Colorado. Sono in genere coinvolti anche altri Stati, come il South Dakota, il Kansas, l’Iowa e il Texas

 

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