
Specie aliene invasive, non solo il granchio blu: quali sono e quanto costano al pianeta
Il Rapporto pubblicato dalla Piattaforma intergovernativa sulla biodiversità e i servizi ecosistemici (IPBES) ha identificato oltre 37mila specie aliene nel mondo e nel 60% dei casi sono responsabili dell’estinzione di piante e animali. In Italia è segnalato il caso del granchio blu che sta spopolando nelle coste favorito dal riscaldamento delle acque marine

Le specie aliene invasive sono tra le cause principali della perdita di biodiversità a livello globale. Lo rivela il “Rapporto di valutazione sulle specie aliene invasive e il loro controllo” pubblicato dalla Piattaforma intergovernativa sulla biodiversità e i servizi ecosistemici (IPBES). Ecco quali sono e quanti danni, tanto ambientali quanto economici, arrecano al pianeta (in foto Lycorma delicatula, credits Jana Shea/ Shutterstock)
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Lo studio, che per quattro anni ha impegnato 86 esperti da 49 Paesi del mondo, afferma che oltre a inquinamento, mutamenti d’uso del suolo e del mare, sfruttamento degli organismi e cambiamenti climatici, le specie invasive causano il 60% delle estinzioni di piante e animali
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Il rapporto della piattaforma Ipbes ha identificato 37mila specie aliene consolidate nel mondo di cui 3.500 “invasive”, capaci cioè di minacciare la biodiversità di flora e fauna (nella foto una femmina di cinghiale Credit:Budimir Jevtic/ Shutterstock)

Per quanto riguarda la flora, tra le specie aliene invasive più diffuse a livello globale spiccano il giacinto d’acqua (Pontederia crassipes) e, al secondo posto, la lantana (Lantana camara, credits Mauro Rodrigues/ Shutterstock)

Sul podio delle specie animali più invasive a livello globale al primo posto c’è il ratto nero (Rattus rattus). (Credits Ewa Studio/ Shutterstock)

Ingenti sono anche i danni economici causati dalle specie aliene invasive, quadruplicati nell’ultimo mezzo secolo: nel 2019 hanno superato i 423 miliardi di dollari all’anno, più delle stime dei costi globali dei disastri naturali

La ricerca stima che l'80% dei Paesi si sta attrezzando per gestire le specie aliene invasive nei propri piani nazionali per la biodiversità ma solo una minoranza, pari al 17%, ha approvato leggi o regolamenti che affrontano nel dettaglio il problema (in foto segnale di avvertimento "Biosicurezza agricola" al cancello di una fattoria rurale nella contea Kerry, Irlanda. Credits gabriel12/ Shutterstock)

In Italia, il report indica il caso del granchio blu (Callinectes sapidus) originario dell’Atlantico, che si è diffuso attraverso il Mediterraneo favorito dall’innalzamento della temperatura delle acque
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