
Una delle minacce principali alla coesistenza tra esseri viventi è la presenza di animali portati dall’uomo fuori dai loro territori di origine. Dal calabrone asiatico all’oca egiziana, ecco quali sono gli esemplari più ostili nel nostro territorio (di Domenico Motisi)

Il 22 maggio si celebra la Giornata mondiale della biodiversità. Ma la coesistenza di diverse specie è minacciata da diversi fattori. Uno di questi è la presenza di specie aliene invasive all’interno di un territorio non autoctono. L’Ue ha stilato una lista di 49 tipologie pericolose, 33 delle quali sono in Italia: dal calabrone asiatico all’oca egiziana, ecco 10 tra gli esemplari più ostili nel nostro Paese -
Le specie aliene invasive secondo il rapporto dell'Ue
Il calabrone asiatico è arrivato in Europa dalla Cina, probabilmente insieme alla merce proveniente dallo Yunnan. La Vespa velutina nigrithoraxis, questo il nome scientifico, è un insetto che attacca le api da miele europee. Visto che circa l'84% delle specie di piante e il 76% della produzione alimentare in Europa dipende dall'impollinazione delle api, questa specie orientale (presente in Italia da circa 10 anni) è molto pericolosa -
Le specie aliene italiane secondo il rapporto del Ministero dell'Ambiente
Il punteruolo rosso è il principale responsabile della distruzione di tantissime palme in tutti i Paesi del Mediterraneo. Questo coleottero, originario dell’Asia, viene combattuto con agenti chimici che richiedono l'impiego di insetticidi sistemici ma che spesso non hanno successo o inquinano l’ambiente danneggiando ulteriormente la biodiversità territoriale -
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Il gambero rosso della Lousiana è stato introdotto in Italia nella metà degli anni ’90 da un'azienda di Massarosa in Toscana. Fuggito dagli allevamenti, si è poi diffuso anche nel Lazio e in diverse zone dell'Umbria, del Piemonte, dell'Emilia, della Lombardia della Calabria e del Veneto. Il suo soprannome, "gambero killer", deriva dal fatto che questa specie sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza del gambero di fiume italiano -
Sky un mare da salvare. LO SPECIALEI primi esemplari di zanzara tigre in Europa risalgono alla fine degli anni ‘70, in Albania. Questo insetto asiatico si era già diffuso in tutta Italia 10 anni dopo il suo arrivo nel nostro continente. A causa della sua capacità di adattamento ad ambienti diversi, del suo stretto contatto con gli uomini e della sua biologia riproduttiva, la zanzara Aedes albopictus si è dimostrata molto difficile da controllare -
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Arrivata in Italia con scopi ornamentali, la tartaruga dalle orecchie rosse proviene dalla Florida e sta causando seri danni al nostro ecosistema. Questo rettile, infatti, è un abile predatore di invertebrati e delle loro larve oltre che di anfibi, pesci e uccelli acquatici. È ritenuta responsabile anche della diminuzione degli esemplari dell'autoctona Emys orbicularis (un altro esemplare di tartaruga) -
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La gambusia è un pesce tropicale proveniente dai bacini del golfo del Messico nel Mississippi. Si tratta di un esemplare di piccole dimensioni portato in Italia negli anni ’20 per eliminare le uova di zanzara di cui si ciba. In realtà, provoca numerosi danni legati alla convivenza ostile con gli altri pesci e crostacei e alla predazione di insetti nativi. Inoltre, la gambusia è un potenziale ospite di parassiti, poi trasmessi ai pesci nativi -
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Una delle specie più "nuove" tra quelle aliene nel nostro territorio è un esemplare di granchio blu americano che è stato recentemente trovato in Sardegna nello stagno di Cabras, vicino a Oristano. Questa specie è in grado di raggiungere grandi dimensioni, è molto aggressiva e può provocare seri danni ad habitat marini e costieri -
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Lo scoiattolo grigio proviene dal Nord America ed è arrivato in Italia come animale da compagnia. Apparentemente innocuo, è in realtà una grave minaccia per lo scoiattolo rosso con cui compete, tant’è vero che quest’ultimo risulta estinto nelle zone dov’è arrivato l’esemplare americano. Inoltre, lo scoiattolo grigio può anche causare danni agli alberi ed economicamente può avere un notevole impatto sulle coltivazioni di noccioli e pioppi -
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La rana toro è un esemplare che proviene dal Nord America e i cui primi avvistamenti in Italia risalgono agli anni ’30. Importata per ragioni alimentari e ornamentali, questa specie si è rivelata estremamente dannosa per la biodiversità locale: ha un’aggressività spiccata nei confronti degli animali autoctoni ed è responsabile di epidemie tra le popolazioni di anfibi in numerosi Paesi, Italia compresa -
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Tra le nuove specie aliene invasive presenti in Italia, c’è anche l’oca egiziana, conosciuta con il nome scientifico di Alopochen aegyptiaca. È pericolosa per le coltivazioni locali perché si nutre di diverse varietà di vegetali tra cui erbe, semi, germogli, foglie, grano e piante coltivate -
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