
Dall'Alto Adige al Veneto, le amministrazioni locali iniziano a mettere in atto soluzioni per arginare la crisi. Zaia: "Massima sinergia con il Trentino". Ecco i provvedimenti adottati e le idee allo studio

Con la crisi legata alla siccità che avanza, alcune Regioni e Province autonome italiane stanno iniziando a mettere in campo politiche per fronteggiare l’emergenza. Dall’Alto Adige al Veneto, ecco le misure adottate fino ad ora
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BOLZANO - Il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher ha firmato l'ordinanza con cui si fa appello al risparmio idrico. Nel testo, si raccomanda a tutti gli utilizzatori d'acqua e, in particolare, agli utenti in ambito agricolo, oltre che ai gestori e proprietari di giardini e parchi, di usare le risorse idriche "in modo parsimonioso, sostenibile ed efficace e limitare il consumo al minimo indispensabile"
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I gestori degli acquedotti idropotabili pubblici sono anche chiamati a prevedere uno scaglionamento o una turnazione dei prelievi d'acqua particolarmente elevati e a informarne gli utenti, tra cui i gestori di piscine o i proprietari di grandi giardini
IL TESTO DELL’ORDINANZAI coltivatori di frutta e vigneti, a causa della forte carenza d'acqua, dovranno attivare l'irrigazione antibrina solo in caso di assoluta necessità. L'ordinanza proibisce qualsiasi tipo di innevamento tecnico

TRENTO - Ma i problemi riguardano anche la vicina provincia di Trento. “Ormai è indispensabile che si introducano degli interventi che riducano la domanda di acqua. L’acqua potabile in questo momento va destinata all’uso prioritario, utilizzarla per altro è veramente uno spreco". Ai Comuni suggeriamo di "ordinare delle restrizioni per alcune categorie di utilizzo della risorsa idrica come il lavaggio delle auto e l’irrigazione dei giardini”, ha detto Laura Boschini, dirigente generale dell’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia del Trentino

Ai Comuni del Trentino è arrivata inoltre una lettera perché venga “fatto il censimento della disponibilità di acqua potabile e siano messi in campo interventi per aumentare la disponibilità idrica e interventi per ridurre la domanda”

VENETO - E c’è chi, come il presidente del Veneto, Luca Zaia, pensa un piano a livello nazionale, “ragionando anche in termini di aridocoltura”. Per il governatore bisogna rendere le cave bacini veri e propri, ottimizzando la rete di distribuzione per l’agricoltura, “che è un colabrodo e comporta la perdita dell’80% della risorsa idrica”

Inoltre il 14 marzo, nel Veneto, era già entrata in vigore un'ordinanza regionale che invita i cittadini ad evitare gli sprechi d'acqua, a causa del proseguire della siccità, e a predisporre piani di emergenza per l'approvvigionamento

E proprio Regione Veneto e la Provincia di Trento stanno unendo le forze per affrontare l'emergenza siccità. I tecnici delle due amministrazioni, spiega una nota, da settimane stanno lavorando congiuntamente per una gestione più efficiente delle risorse idriche

"Tempi difficili, come questo - spiega il presidente Luca Zaia - impongono di affrontare i macro-problemi sviluppando la massima sinergia fra territori: l'acqua non conosce confini e con il presidente Fugatti conveniamo che serva la massima condivisione di dati, analisi, soluzioni tecnico-scientifiche"

Sottolinea a sua volta Fugatti: "Attendiamo anche dal governo un piano nazionale di investimenti sugli acquedotti perché se le condutture vengono sistemate viene a mancare meno acqua per i tutti i territori. Il Trentino ha sempre dato acqua alle regioni vicine e non nega la solidarietà al Veneto"
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