
La specie, un tempo ritenuta un tutt'uno con quella delle Savane, ha subito un calo di esemplari dell'86% negli ultimi 50 anni. Per questo è stata inserita nella categoria delle specie "in pericolo critico" dall'International Union for Conservation of Nature. La colpa? Il bracconaggio per l'avorio ma anche la riduzione dei suoi spazi vitali a causa dell'attività umana
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L'elefante africano delle foreste (Loxodonta cyclotis), una delle due specie di elefante diffuse in Africa, è sull'orlo dell'estinzione
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In precedenza i due animali, considerati un'unica specie prima che i test del Dna ne rivelassero la natura distinta, erano classificati semplicemente come "vulnerabili".
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"Si tratta di flessioni molto marcate", ha spiegato alla France Presse il copresidente dell'African Elephant Specialist Group dell'Iucn, Benson Okita-Ouma, "questi dati stanno lanciando un primo allarme: se non invertiamo la tendenza, rischiamo di assistere all'estinzione di questi animali".
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A minacciare gli elefanti non è solo il 'poaching', ovvero il bracconaggio legato alla tratta delle zanne, che ha toccato il picco nel 2011, ma la progressiva distruzione dell'habitat naturale per fare spazio ai terreni agricoli. "Se non pianifichiamo in modo appropriato l'utilizzo delle terre, questi animali continueranno a essere uccisi in modo indiretto anche se fermeremo il poaching e la caccia illegale", ha spiegato Okita-Ouma
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È il caso degli elefanti delle foreste che vivono nelle aree protette del Gabon e della Repubblica del Congo o degli elefanti della savana che abitano nell'area di conservazione transfrontaliera del Kavango-Zambezi, estesa sul territorio di cinque diversi Paesi
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"Diverse nazioni africane hanno mostrato la strada negli ultimi anni, provando che possiamo invertire il declino degli elefanti e dobbiamo lavorare insieme perché il loro esempio possa essere seguito", ha dichiarato il direttore dell'Iucn, Bruno Oberle
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Quanto all'impatto della pandemia sugli elefanti, esistono effetti positivi ed effetti negativi, ha spiegato Oberle. Se, da una parte, il prosciugamento dei flussi turistici ha privato i governi delle risorse necessarie alla conservazione, dall'altra il calo dell'attività umana dovuta ai lockdown ha visto gli elefanti ricolonizzare numerose aree dalle quali si erano allontanati