
Cementificazione, Wwf: "In Italia a rischio un'area grande 2,5 volte Roma entro 30 anni"
Il dato emerge dal rapporto Natura urbana 2020 dell'organizzazione. Secondo le cifre fornite a sparire potrebbero essere 800 chilometri quadrati di aree libere entro il 2050. Nello studio viene sottolineata l'importanza di aree urbane che siano "sane, sicure e in armonia con la natura"

Avanza la cementificazione in Italia e il rischio è che entro il 2050 le aree urbanizzate, dove già vive più di un terzo della popolazione, divorino altri 800 chilometri quadrati di aree libere, pari a un'area grande 2 volte e mezzo Roma. È quanto emerge nel rapporto "Natura urbana 2020" del Wwf
Il rapporto del WWFLe previsioni sono state elaborate su dati Ispra dal gruppo di ricerca dell'Università dell'Aquila che da anni lavora col Wwf e parlano anche di assedio dei Siti Natura 2000 (quelli tutelati dall'Ue) con il rischio di cancellare quasi altri 10mila ettari di pregio (sono già sono 140mila quelli già urbanizzati)
Legambiente: 85% delle città inquinate. Milano, Roma, Torino, Palermo e Como le peggiori
Il nome completo del rapporto del Wwf è "Safe Cities in armonia con la Natura: per città più verdi, più sane e più sicure"
Global warming: Brindisi, Roma e Milano tra le città più colpite in Europa"Durante il lockdown - scrive il Wwf nel rapporto - paradossalmente abbiamo apprezzato l'importanza della natura che ha bussato alle porte delle nostre città e con cui conviviamo nei nostri centri urbani"
Ecosostenibilità, Milano è la città più "circolare" d'Italia, Trento e Bologna sul podioAggiunge il Wwf che sempre durante il lockdown "abbiamo capito l'importanza di fare scelte per vivere in Safe Cities, in aree urbane che siano sane, sicure e in armonia con la natura"
Sulla base dei dati il Wwf chiede dunque azioni urgenti e non più rinviabili per "riprogettare le nostre città, realizzando piani e progetti di trasformazione e rigenerazione urbana che diano più spazio alla natura"

Il Wwf auspica inoltre "nelle città attraversate dai corsi d'acqua, interventi realizzati con 'nature based solutions'"

In tal senso il gruppo di ricerca dell'Università dell'Aquila coordinato dal professor Bernardino Romano, oltre a fornire le stime sull'espansione urbana, ricorda anche che negli ultimi 50 anni negli ambiti fluviali si è consumato suolo per circa 2mila chilometri quadrati, l'equivalente di 310mila campi di calcio

Ora è il tempo delle scelte, sottolinea il Wwf, incalzate anche dai fenomeni estremi causati dai cambiamenti climatici
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Il rapporto "Safe cities" presenta proposte concrete agli amministratori pubblici e ai cittadini

Il rapporto cita anche diversi esempi virtuosi già realizzati da tutto il mondo e dalle varie parti d'Italia
Tra gli esempi virtuosi citati c'è quello di Città del Messico, che sta realizzando un grande progetto per la tutela dei boschi vicini alla città
Hyderabad in India sta favorendo l’agricoltura urbana

In Europa con il Progetto CLEVER Cities è stata costruita dal giugno 2018 un’alleanza di tre città - Londra, Amburgo e Milano - per sperimentare interventi di co-progettazione

Secondo i professori Bernardino Romano e Francesco Zullo dell’Università dell’Aquila, bisogna procedere a un’equilibrata e corretta interazione tra iniziative di densificazione urbana e deimpermeabilizzazione

Secondo Davide Marino, professore associato di Economia ed Estimo Rurale all’Università del Molise, citato nel rapporto, le attività agricole diffuse e le grandi aziende agricole rappresentano un fattore chiave per la gestione ambientale e paesaggistica delle aree in prossimità delle città dove contribuiscono a formare infrastrutture verdi e sono esempi di "nature based solutions"