
Scooter, monopattini e bici condivise, la sharing mobility conquista le città
Con 65mila veicoli "leggeri" in condivisione, la micro-mobilità si è diffusa in tutte le città italiane, specialmente nei capoluoghi di provincia. Mezzi agili e a basse emissioni inquinanti sempre più apprezzati dai cittadini. Lo attesta il rapporto curato dall'Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility. LA FOTOGALLERY

L'Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility nell'edizione 2020 del suo rapporto nazionale ha analizzato lo stato della micro-mobilità condivisa nel Paese: sono 86 i servizi di micro-mobilità presenti in un terzo dei 110 capoluoghi di Provincia
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In testa Milano, che può contare su 14 servizi. Seguono Roma con 11 e Torino con 7

Tra monopattini (oltre 27mila), biciclette (35mila) e scooter (3 milioni di viaggi nel 2019), si contano 65mila veicoli "leggeri" in condivisione in Italia

La micro-mobilità condivisa vede sempre più persone utilizzare biciclette, motorini elettrici e monopattini in sharing per i propri spostamenti in città. Veicoli piccoli, agili, parcheggiabili, elettrici e a basse emissioni di CO2

"La micro-mobilità, che si sta affermando nelle città di tutto il mondo, è in controtendenza rispetto al mercato dell'auto che propone veicoli sempre più grandi e potenti", ha commentato Raimondo Orsini dell'Osservatorio Sharing Mobility

"L'aspetto più interessante è la possibilità di integrazione di scooter elettrici, bici condivise e monopattini con il trasporto pubblico e la ciclo-pedonalità, con un conseguente minor ricorso all'auto di proprietà per gli spostamenti urbani che può ridurre l'inquinamento dei trasporti del 20-30%”, ha aggiunto Orsini

Nel ventaglio della micro-mobilità condivisa, il servizio più diffuso è il bike sharing station-based presente in 26 città, seguito dai monopattini in sharing con 38 servizi in 17 città, dal bike sharing free-floating (13 servizi in 12 città) e dallo scooter sharing che è presente solamente in 4 città

Per lo scooter sharing si osserva però anche quest'anno una crescita straordinaria: i veicoli in condivisione sono passati da 150 nel 2015 a oltre 5.000 nel 2019 (+126% rispetto al 2018), di cui oltre il 95% è elettrico

Nel 2019 sono stati attivi 10 servizi gestiti da 5 operatori, 4 dei quali hanno flotte totalmente elettriche

I noleggi dei motorini in condivisione hanno raggiunto quota 3 milioni triplicando il valore registrato nell'anno precedente. Anche le iscrizioni sono cresciute: +174% rispetto al 2018

I monopattini in sharing, servizio sbarcato in Italia a fine 2019, si stanno affermando e diffondendo in particolare nelle ultime settimane: tra dicembre 2019 e settembre 2020 i monopattini in condivisione sono passati da 4.900 a 27.150, valore destinato a crescere ulteriormente nei prossimi mesi. I servizi attivi sono passati da 12 a 38 in questo stesso lasso temporale

Il monopattino in condivisione, al pari con il bike sharing, è il servizio di micro-mobilità più in crescita nel periodo successivo al lockdown dovuto al Coronavirus

Anche per quanto riguarda il bike sharing il 2019 è stato un anno positivo. È il servizio più diffuso in Italia e la flotta a disposizione è di quasi 35.000 bici, di cui il 15% elettriche. Rispetto al 2018, le iscrizioni sono cresciute del 60%

Come ha spiegato Fabrizio Prati di Nacto (Associazione dei responsabili mobilità delle città nord americane), la tendenza italiana è pienamente sovrapponibile a quanto accade nelle città americane più orientate alla mobilità sostenibile (come Boston, New York e San Francisco)

Negli Stati Uniti il numero degli spostamenti con servizi di micro-mobilità in sharing ha raggiunto i 136 milioni nel 2019
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