Coronavirus, a Jesolo 43 contagi nella sede della Croce Rossa: 42 migranti e un operatore

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Un operatore della struttura e 42 migranti sono risultati positivi. Gli ospiti saranno spostati in altre strutture protette, mentre è stato attivato un presidio di forze dell’ordine fuori dallo stabile. Il sindaco: "Situazione sotto controllo"

Quarantadue migranti di origine africana ospiti della sede della Croce Rossa di Jesolo sono risultati positivi al coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE). Oltre a loro anche un operatore della struttura, per un totale di 43 contagiati. È quanto è emerso da una conferenza stampa organizzata il 16 luglio dal Comune di Jesolo e dai vertici dell'Usl 4. 

I migranti saranno trasferiti dalla Croce Rossa

La Croce Rossa si occuperà della vigilanza degli ospiti del centro e, con propri mezzi, trasferirà i contagiati in altre strutture protette. Il sindaco, Valerio Zoggia, ha chiesto e ottenuto dalla Questura un presidio stabile di forze dell'ordine all'esterno della sede. Il coordinatore regionale veneto della Croce Rossa, Francesco Bosa, ha garantito inoltre il massimo controllo, grazie anche a un incremento di 11 operatori inviati dalla sede nazionale e alla disponibilità di mezzi per trasferire i casi positivi in altre strutture.

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Il sindaco: "Situazione sotto controllo"

"La situazione è sotto controllo e va costantemente monitorata - ha spiegato il sindaco Zoggia durante la conferenza stampa - non tanto per i contagiati, che lasceranno questa città in giornata, ma per coloro che resteranno nella struttura, affinché non possano liberamente circolare durante il periodo di isolamento. A tal proposito ho firmato un'ordinanza che impone alla Croce Rossa l'obbligo di vigilare".

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