Pangolino, il mammifero raro reso famoso dall'emergenza Coronavirus. FOTO
Da tempo a rischio estinzione a causa del traffico illegale, la specie è stata tra i sospettati di aver diffuso la pandemia, ma non vi è ad oggi alcuna certezza scientifica in proposito. In Asia questi animali sono considerati una pietanza prelibata. LA FOTOGALLERY
Il pangolino è un piccolo mammifero a rischio estinzione, poco conosciuto prima che l'emergenza Coronavirus lo facesse diventare famoso in tutto il mondo
Dal rinoceronte di Sumatra al ghepardo: gli animali a rischio estinzione nel 2019. FOTO
Questa specie, infatti, è stata sospettata di aver facilitato la diffusione del nuovo Coronavirus in Cina, anche se ad oggi non c'è ancora alcuna certezza scientifica in proposito
Nonostante siano necessarie evidenze scientifiche a supporto, l'ipotesi è che il commercio illegale di animali selvatici vivi come il pangolino o di parti del loro corpo possa essere veicolo di vecchie e nuove malattie infettive trasmissibili all'uomo
In ogni caso, prima della pandemia, il pangolino era (e resta) una specie ad alto rischio di estinzione
L'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ha inserito questa specie nella lista di quelle che rischiano di sparire dal pianeta
Le ragioni risiedono principalmente nel traffico illegale, molto fiorente specie in Asia e Africa
Nel 2016 il commercio del pangolino è stato riconosciuto come illegale da oltre 180 Paesi
Una risoluzione della Convenzione Internazionale che regola il commercio delle specie animali e vegetali minacciate di estinzione ha, infatti, bandito ogni tipo di commercio di parti o derivati dei pangolini esistenti
Il pangolino è diventato negli anni tristemente noto come l'animale più contrabbandato al mondo. Per due ragioni, in particolare: la prima è che la sua carne è ritenuta da alcune comunità asiatiche e africane una vera e propria prelibatezza
La seconda, invece, risiede nelle sue scaglie fatte di cheratina (uniche, fra i mammiferi) che vengono spesso utilizzate nella medicina tradizionale orientale
Secondo il Wwf, fermare il commercio di fauna selvatica rappresenta una sfida cruciale per proteggere gli equilibri degli ecosistemi e limitare, di conseguenza, il rischio che si sviluppino malattie infettive per l'uomo
In questo senso la risposta del governo cinese è stata decisa. Da gennaio i fondi assicurativi statali non coprono più i costi di farmaci tradizionali che utilizzano scaglie di pangolino; dal 24 febbraio è stato vietato il commercio e consumo di animali selvatici, compresi i pangolini
Dopo la convenzione del 2016, questi ulteriori provvedimenti delle autorità cinesi potrebbero contribuire a ridurre gli spazi di commercio legale del pangolino
Lo status di specie a rischio, ancor prima degli ultimi provvedimenti e dei timori legati alla pandemia Covid-19, avrebbe già dovuto mettere al riparo questi esemplari
Sul lungo termine, bisognerà capire se le misure prese per la tutela di questa specie unite a una certa diffidenza della popolazione a causa della paura del contagio, potranno impattare sulla sopravvivenza del pangolino e salvare la specie
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