Earth Day 2018, tante iniziative per salvare il pianeta dalla plastica

Ambiente
L'edizione 2018 della Giornata della Terra è dedicata ai problemi legati all'uso di plastica e alle ripercussioni negli ambienti marini (Getty)
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Il 22 aprile in tutto il mondo si celebra la Giornata della Terra. Quest’anno l’attenzione è concentrata sui danni causati dall'inquinamento della plastica. Tanti gli appuntamenti, anche in Italia. A Roma allestito il Villaggio della Terra - SKY UN MARE DA SALVARE

Un’intera giornata dedicata al nostro Pianeta e alla sua salvaguardia. Il 22 aprile si celebra l’Earth Day, la giornata  della Terra. In gran parte del mondo, inclusa l’Italia, si svolgono eventi, manifestazioni, concerti e dibattiti che hanno come comun denominatore la tutela del Pianeta. Saranno oltre un miliardo i cittadini coinvolti. Quest’anno un occhio di riguardo è dedicato al problema dell’inquinamento da plastica, soprattutto nei mari e negli oceani (LO SPECIALE: SKY UN MARE DA SALVARE).

Le origini dell’Earth Day: si celebra dal 1970

L’idea di creare l’Earth Day è stata del senatore statunitense Gaylord Nelson. Nel 1962 pensò all’evento durante le contestazioni per la guerra in Vietnam. Il suo obiettivo era sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali del Pianeta. Al senatore venne l'idea di organizzare un "teach-in” sulle questioni ambientali. Nelson riuscì a coinvolgere anche noti esponenti del mondo politico come Robert Kennedy, che nel 1963 attraversò 11 Stati del Paese tenendo una serie di conferenze dedicate ai temi ambientali. Nel 1969, in un incontro dell'Unesco a San Francisco, l'attivista per la pace John McConnell propose una giornata per onorare la Terra e il concetto di pace. Questa iniziativa, da celebrare il 22 aprile di ogni anno, è stata poi ufficializzata in una proclamazione scritta da McConnell e firmata dall’allora Segretario generale delle Nazioni Unite, U Thant. Sempre nel 1969, nel mare a largo di Santa Barbara, si riversarono 80mila litri di greggio a causa di un guasto nelle condutture di un oleodotto. Fu una catastrofe che scosse la coscienza degli americani. Al punto che, il 22 aprile dell’anno dopo (1970), circa venti milioni di statunitensi si mobilitarono in difesa della Terra. Migliaia di college e università organizzarono proteste contro il degrado ambientale: da allora, il 22 aprile prese il nome di Earth Day.

Giornata della Terra 2018: focus sull’inquinamento da plastica

In occasione della Giornata della Terra del 2018, l’Earth Day Network ha lanciato End Plastic Pollution, una campagna globale che ha lo scopo di mobilitare le persone e influenzare i governi per diminuire in larga scala i danni provocati dalla plastica. L’iniziativa promuove soluzioni da sottoporre a produttori, industrie e ai maggiori leader globali con l’obiettivo di incoraggiare la sostituzione definitiva di materie plastiche a base di combustibili fossili con materiali non inquinanti. La plastica, infatti, è il detrito prodotto dall’uomo che è più presente negli oceani (LA MAPPA). Un inquinamento che produce danni incalcolabili per l’ambiente, gli ecosistemi e le specie animali. Ogni minuto finisce in mare l'equivalente di un camion pieno di plastica. In un anno sono 8 milioni di tonnellate. Soltanto su metà del Pacifico, fra la California e le Hawaii, galleggia un'isola di plastica grande tre volte la Francia. Considerando esclusivamente il mar Mediterraneo, invece, si calcolano circa 250 miliardi di frammenti di plastica sparsi nell’acqua. Per non parlare dei rifiuti che rimangono a terra. Ovunque, la plastica indistruttibile avvelena la terra, l'acqua e l'aria (se bruciata), soffoca e intossica gli animali e le piante, entra nella catena alimentare e finisce nei nostri piatti. "Una situazione divenuta insostenibile", si legge sul sito dell’Earth Day, "e per questo merita un intervento immediato, oltre che una presa di coscienza decisa da parte di cittadini e istituzioni".

Dove finisce la plastica

Dagli anni ’50 alla prima decade degli anni 2000 – come si legge in un rapporto redatto da Marevivo – la richiesta di plastica è passata da 1 milione e mezzo di tonnellate a oltre 280 milioni di tonnellate. Dati questi che vanno di pari passo al notevole incremento della popolazione mondiale. La plastica può essere ritrovata in mare in moltissime forme e dimensioni: sacchetti, sferule, materiale in imballaggio, rivestimenti da costruzione, recipienti, polistirolo e attrezzi vari. A questo proposito, Kathleen Rogers, presidente di Earth Day Network, ha sottolineato che "l’inquinamento provocato dalla plastica è una minaccia reale e crescente nei confronti del nostro Pianeta, che combatte i cambiamenti climatici". "A partire dagli effetti sulla vita marina, l’inquinamento della plastica sta provocando un impatto devastante", ha poi spiegato. "La buona notizia è che possiamo risolvere il problema. I cittadini possono svolgere un ruolo da attivisti chiedendo alle aziende e ai governi di prendere atto della situazione e di fermare questo processo". Intanto qualche risultato è stato raggiunto. Il 19 aprile scorso, per esempio, la Gran Bretagna ha infatti annunciato la messa al bando totale di cannucce e cotton fioc.

End Plastic Pollution: le tappe

La campagna End Plastic Pollution, che è iniziata nel 2016 e andrà avanti nei prossimi dieci anni, si sviluppa in tre momenti chiave. In primo luogo la diffusione d’informazioni per aiutare i cittadini a cambiare i propri comportamenti verso un modo di vivere più sostenibile. Poi prevede il coinvolgimento delle aziende per stabilire una collaborazione per ridurre ed eliminare l’inquinamento. E, infine, punta a lavorare con i governi e costruire una struttura di supporto globale per la gestione dei rifiuti plastici. 

L'appello di Legambiente

Anche Legambiente, in occasione dell’Earth Day 2018, ha colto l’occasione per lanciare un appello "affinché l’Italia, che ha fatto da apripista grazie alle leggi sulla messa al bando dei sacchetti di plastica, sui cotton fioc e sulle microplastiche nei prodotti cosmetici, continui l’iter intrapreso fino ad ora con politiche e azioni concrete". Legambiente ricorda inoltre che gli arenili continuano a essere pieni di rifiuti. Secondo l’ultima indagine Beach litter, condotta nel 2017, la plastica si conferma il materiale più trovato sulle 62 spiagge monitorate (84% degli oggetti rinvenuti). Oltre ai rifiuti spiaggiati, ci sono poi quelli galleggianti, per lo più di plastica, che causano danni alla biodiversità a partire dalle tartarughe marine. Un altro problema è quello dell’uso eccessivo dell’acqua in bottiglia. In Italia, in base ai dati elaborati da Legambiente, il 90-95% delle acque viene imbottigliato in contenitori di plastica e il 5-10% in contenitori in vetro: in pratica ogni anno vengono utilizzate tra i 7 e gli 8 miliardi di bottiglie di plastica (COME BUTTARLE). Questi imballaggi rappresentano uno dei nodi centrali anche nella recente Plastic Strategy europea, presentata all’inizio dell’anno, che si pone tra gli altri l’obiettivo di ridurre i consumi di acqua in bottiglia e di fermarne la dispersione nell’ambiente, a partire da quello marino-costiero.

La plastica e la petizione di Greenpeace

Anche Greenpeace ha promosso una petizione per fermare l’uso della plastica usa e getta. "Ogni minuto, 365 giorni l'anno, l’equivalente di un camion pieno di plastica finisce in mare. La plastica usa e getta sta soffocando il Pianeta. È ora che le aziende smettano di usare imballaggi e contenitori in plastica monouso", scrive l’associazione ambientalista nel suo appello.

Le iniziative in Italia

Sono molte le iniziative pensate per l’Earth Day 2018. In Italia, da Nord a Sud, per il 22 aprile tante città si mobilitano. L’evento più grande e simbolico è a Roma. Nella Capitale dal 21 al 25, alla Terrazza del Pincio e al Galoppatoio di Villa Borghese, è allestito il Villaggio della Terra: cinque giorni di sport, concerti, esposizioni, mostre, convegni, spettacoli, laboratori didattici, attività per bambini e stand gastronomici per dialogare con i giovani sulle grandi tematiche ambientali e sociali. Evento clou a Roma è anche il Concerto per la Terra con, tra gli altri, Noemi, Soul System, Sergio Sylvestre, Zero Assoluto, Ron & La Scelta. A Milano, invece, c’è lo Z-day organizzato dal Movimento Zeitgeist, un movimento non-profit per la sostenibilità globale. A Genova, dal 20 al 22 aprile, in piazza dell’Olmo, l’Earth Day è celebrato con tre giorni di eventi nell’ambito de “I semi e la Terra”. Mentre a Napoli, il 22 aprile, c’è “Girotondo intorno al mondo”, un evento, patrocinato dal Comune, in cui attraverso giochi, musica e animazione si sensibilizza il cittadino al tema del volontariato in tutte le sue sfaccettature.

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