L’obiettivo è di aiutare le imprese a pianificare, eseguire e gestire progetti di transizione energetica in modo più efficiente. L’acquisizione combinerà le competenze in ambito di Intelligenza Artificiale di Accenture con l'esperienza del Gruppo IQT nell’ingegneria delle reti infrastrutturali
Accenture annuncia di voler acquisire il Gruppo IQT, una società di ingegneria delle infrastrutture che si occupa di transazione energetica. I più recenti progetti sviluppati dalla società di ingegneria, infatti, sono strettamente connessi alla transizione energetica e alle iniziative per il raggiungimento degli obiettivi net-zero dell’Unione Europea, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che mira a modernizzare le infrastrutture italiane e migliorare l'efficienza energetica. L'acquisizione riguarda oltre 450 consulenti e ingegneri che si uniranno al gruppo Industry X di Accenture, dedicato alla pianificazione e gestione delle infrastrutture e dei progetti industriali. Teodoro Lio, CEO di Accenture Italia, ha affermato: “L’acquisizione del Gruppo IQT conferma la nostra volontà di rafforzare il posizionamento in Italia, arricchendo le nostre competenze di ingegneria e di servizi correlati alla realizzazione di progetti legati alla transizione energetica” continua Lio “Vogliamo affiancare il Gruppo nei settori dell'energia e delle telecomunicazioni contribuendo a costruire un sistema energetico a basse emissioni, che ridurrà l’impatto sull’ambiente delle organizzazioni”.
Net Zero
È un progetto che ha come obiettivo quello di raggiungere emissioni nette zero di gas serra, con lo scopo di contenere il riscaldamento climatico globale. L’obiettivo è in linea con il target dell’Accordo di Parigi, che intende limitare il riscaldamento globale a +1,5°C entro la fine secolo. Net Zero è un percorso a lungo termine che implica una drastica riduzione delle emissioni di CO2 delle infrastrutture pubbliche e private, fino ad annullarle entro il 2050 o anche prima in caso di obiettivi aziendali di elevato valore. Per alcuni settori, qualificati come “hard to abate”, non sarà possibile abbattere totalmente le emissioni entro il 2050 per motivi tecnici o economici, in quanto si tratta di settori come l’aviazione, l’agricoltura, o la siderurgia.