
Un gruppo di attivisti ha rovesciato oltre 3mila litri di melassa davanti al quartier generale parigino della compagnia petrolifera. Un'azione per protestare contro un progetto di esplorazione in grado di mettere in pericolo - secondo i manifestanti - la barriera corallina amazzonica. LA FOTOGALLERY

Greenpeace in azione davanti alla sede di Total a La Defense, nel distretto ovest di Parigi, dove nella mattina del 27 marzo un gruppo di manifestanti ha versato oltre 3mila litri di melassa sul logo dell'azienda. In questo modo gli attivisti hanno simulato uno sversamento di petrolio sulla barriera corallina dell'Amazzonia -
Barriera corallina amazzonica, appena scoperta e già in pericolo
La protesta dell'organizzazione ambientalista è rivolta contro il progetto di esplorazione petrolifera, promosso dal colosso petrolifero francese in Amazzonia -
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Lo scopo della manifestazione era quella di portare all'attenzione pubblica ciò che potrebbe accadere alla barriera corallina scoperta nel 2016 al largo delle coste settentrionali del Brasile in caso di incidente petrolifero -
La scoperta del 2016
Durante il loro "blitz" i manifestanti hanno esposto dei cartelloni in cui si sono letti slogan come: "Salva la barriera corallina amazzonica" e "Total minaccia ufficiale per la barriera dell'Amazzonia” -
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Secondo Greenpeace, il progetto di esplorazione di Total dovrebbe iniziare nel 2017, dopo che la compagnia petrolifera avrà ottenuto la licenza ambientale richiesta dal Governo brasiliano -
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L'Ong ambientalista chiede a Total "l'abbandono a titolo definitivo dei suoi progetti di esplorazione vicino alla barriera corallina dell'Amazzonia". Greenpeace ha inoltre denunciato una "crescente corsa per nuovi depositi", che ha portato la società petrolifera francese a scroprire "il suo nuovo El Dorado in Brasile, dove ha stretto una partnership strategica di 2,2 miliardi di dollari con la compagnia petrolifera brasiliana, Petrobas" -
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Greenpeace ha anche affermato che la barriera corallina di fronte alla foce del Rio delle Amazzoni potrebbe essere un nuovo bioma, per la sua biodiversità, il microclima e la geografia. Una fuoriuscita di petrolio nella regione - hanno denunciato gli attivisti - avrebbe un impatto irreversibile sulla scogliera -
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I manifestanti hanno versato i 3mila litri di melassa su una superficie ampia 450 metri quadrati -
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