Elezioni, soldi russi ai partiti agitano campagna. Copasir: in rapporto Usa non c’è Italia

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Secondo gli Stati Uniti, la Russia ha trasferito segretamente dal 2014 oltre 300 milioni di dollari a partiti politici, dirigenti e politici stranieri di oltre una ventina di Paesi per esercitare il suo “soft power”. Il Pd e il M5S chiedono di fare chiarezza prima del voto e auspicano l’intervento del Copasir. La Lega, alle prime allusioni, annuncia querele e Salvini aggiunge: “Io non ho mai chiesto né preso soldi". Urso (presidente Copasir): “Ci hanno detto che non ci sono notizie che riguardano l'Italia”

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La Russia ha trasferito segretamente dal 2014, anno dell'occupazione della Crimea, oltre 300 milioni di dollari a partiti politici, dirigenti e politici stranieri di oltre una ventina di Paesi per esercitare il suo “soft power”. A lanciare l’allarme è stato un alto funzionario dell'amministrazione Biden in una conference call con il segretario di Stato Antony Blinken che ha inviato un cable a numerose ambasciate e consolati Usa all'estero per manifestare le preoccupazioni americane. La questione agita anche la campagna elettorale italiana, in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Il presidente Copasir Adolfo Urso: “Ci hanno detto che non ci sono notizie che riguardano l'Italia” (VERSO IL VOTO: LO SPECIALE DI SKY TG24 - TUTTI I VIDEO - LE NEWS IN DIRETTA).

I soldi russi agitano la campagna elettorale

Il Pd e il M5S, dopo le rivelazioni del dipartimento di Stato americano, hanno lanciato l’allarme sullo spettro della Russia e delle sue influenze sulla politica: bisogna fare chiarezza prima del voto, hanno detto. Alle prime allusioni sulla Lega, è scattata la reazione dal partito di Matteo Salvini con l'annuncio di querele e con la presa di posizione del segretario: “Gli unici che hanno preso soldi in passato dalla Russia sono i comunisti e qualche quotidiano come Repubblica. Io non ho mai chiesto né preso soldi". Ai leghisti, per esempio, non è piaciuto il ragionamento di Matteo Ricci, coordinatore dei sindaci del Pd, secondo cui "sono anni che la Russia cerca di influenzare le elezioni in Occidente e in Italia aveva scommesso particolarmente sulla Lega".

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Pd e M5S chiedono un'indagine del Copasir

Poco dopo è intervenuto anche Enrico Letta, che già a fine agosto aveva detto di considerare "la Russia definitivamente parte di questa campagna elettorale". Il segretario dem ha ora chiesto "al governo italiano di dare le informazioni e che il Copasir intervenga: è fondamentale che prima delle elezioni l'opinione pubblica sappia se ci sono partiti politici che hanno preso posizioni di sostegno alla Russia perché sono stati pagati dalla Russia stessa in tutta questa operazione". Anche secondo il M5S serve un'indagine del Copasir. Il Movimento ha espresso "una certa preoccupazione per il fatto che la parte finale della campagna elettorale possa essere inquinata da fattori esterni", con il leader Giuseppe Conte che si augura "che nessuno pieghi una questione di sicurezza nazionale a biechi interessi politici". "Mi sono confrontato con il sottosegretario Franco Gabrielli e ci è stato detto che in questi dossier non ci sono notizie che riguardano l'Italia. Abbiamo comunque concordato di fare una riunione con il Copasir”, ha detto su Rai 3 Adolfo Urso, presidente del Copasir.

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Salvini: “Non ho mai chiesto né preso soldi”

La notizia arrivata dagli Usa "non stupisce" Guido Crosetto, cofondatore di FdI, "perché c'era una tradizione antica da parte loro", ossia dei russi. "Però - ha aggiunto in un tweet che poi è stato cancellato - vorrei sapere i nomi, se esistono, di eventuali beneficiati italiani. Perché è alto tradimento". Commentando questa riflessione, il suo alleato Salvini è stato netto: "Io non ho mai chiesto né preso soldi. Dicano nomi e cognomi. Ha pagato il Pd? Se la Russia ha pagato il Pd è giusto che si sappia. L'unico Paese straniero - ha aggiunto - che nella mia attività politica mi offrì un viaggio pagato e spesato all'estero furono gli Stati Uniti. Io non ci andai. Altri ci andarono, liberi di farlo". È intervenuta anche la leader di Fdi Giorgia Meloni: “È importante sapere se le scelte che alcuni fanno siano convinte o in qualche modo influenzate da qualche interesse". E se dovesse emergere che Lega abbia preso soldi da Mosca? "Credo che non succederà. Sono mesi che se ne parla, ma non è emerso nulla", ha detto a Radio 24.

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L’allarme dagli Stati Uniti

Le reazioni dei politici italiani sono arrivate dopo le rivelazioni del dipartimento di Stato americano. La Russia avrebbe trasferito dal 2014 oltre 300 milioni di dollari a partiti politici, dirigenti e politici stranieri di oltre una ventina di Paesi. Si tratterebbe di "cifre minime" rispetto a quelle che probabilmente Mosca ha speso in questa attività. Inoltre, il Cremlino si starebbe preparando ad affidarsi nei prossimi mesi sempre di più ai suoi mezzi di influenza coperta per tentare di minare le sanzioni internazionali per la guerra in Ucraina. Nel cable - contrassegnato come "sensibile" ma non classificato - inviato dal segretario di Stato Antony Blinken a numerose ambasciate e consolati Usa all'estero - molti dei quali in Europa, Africa e Asia del sud - ci sono una serie di “talking point” che i diplomatici Usa dovranno sollevare con i governi che li ospitano in merito alla supposta interferenza russa. Si tratta di informazioni declassificate di un report dell'intelligence Usa. L'informativa non indica specifici “target” russi. Non è la prima volta, comunque, che l'intelligence Usa denuncia una campagna di influenza a suon di finanziamenti sui partiti nazionalisti, anti europei e di estrema destra che rappresentano circa il 20% del Parlamento europeo.

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