Molti gli adempimenti che i partiti dovranno rispettare nei prossimi giorni per partecipare all'appuntamento del 4 marzo. M5s ha ricevuto circa 15mila curricula da aspiranti onorevoli. Coalizioni alla ricerca di accordi per esprimere candidati in collegi uninominali
La data delle elezioni politiche, fissate per il 4 marzo, si avvicina. E sono molti gli adempimenti che i partiti dovranno compiere nei prossimi giorni per partecipare alla tornata elettorale. Si tratta di passaggi legali, ma dal forte aspetto politico, il più delicato dei quali è costituito dall'elenco dei candidati nei collegi uninominali e di quelli nei listini proporzionali, da depositare il 29 gennaio.Â
Il primo passo: depositare i simboli al Viminale
Il primo atto è il deposito dei simboli al Viminale, tra il 44esimo e il 42esimo giorno prima delle urne: un momento delicato almeno per Civica Popolare, il nuovo partito di Beatrice Lorenzin. I promotori intendono inserire la Margherita presente nel logo di uno dei partiti fondatori, l'Upt di Lorenzo Dellai, ma la Margherita di Rutelli li ha già diffidati. Dellai e Lorenzin sottolineano che i due simboli non sono confondibili: la parola spetterà al Viminale che potrà accogliere il simbolo di Civica Popolare o chiederle di modificarlo nei due giorni successivi.Â
M5s, ricevuti 15mila curricola di aspiranti onorevoli
Nel 2013, alla fine, furono 234 i simboli accettati, il 90% dei quali però non presentò poi liste elettorali, per le quali occorrono circa 25.000 firme in tutta Italia per i partiti fuori dal Parlamento. Per le liste il compito più complesso è quello del Movimento 5 stelle che ha ricevuto circa 15.000 curricula dagli aspiranti onorevoli. Per depositare candidati nei 232 collegi uninominali e liste nei 63 collegi proporzionali entro il 29 gennaio, occorrerà dunque esaminare 500 richieste al giorno (compresi i certificati penali). L’operazione è difficile, come dimostra la vicenda del finanziere Alessandro Proto che ha inviato il curriculum sostenendo di essere stato ammesso da Beppe Grillo, subito però smentito dallo staff del Movimento.Â
Centrodestra e Centrosinistra: si cercano intese per i collegi uninominali
Per Centrodestra e Centrosinistra il problema riguarda i candidati nei collegi uninominali, che sono espressi dalle coalizioni, che quindi devono trovare al loro interno un accordo. Nel Centrodestra il vertice tra leader continua a slittare proprio perché non si arriva a una intesa su quanti spettano ai rispettivi partiti. Nel Centrosinistra, invece, si attende che +Europa di Bonino e Tabacci decida (il 13 gennaio) se essere o meno nella coalizione. Quanto a Liberi e Uguali, che non ha chance di vincere nei collegi uninominali, conteranno i listini proporzionali: i tre partiti che hanno formato questo cartello elettorale (Mdp, Si e Possibile) dovranno accordarsi su questi. Assieme alle liste i partiti dovranno depositare anche lo statuto - il che spiega perché M5s se ne sia dotato - e il "capo della forza politica", cioè del singolo partito e non della coalizione, oltre che il programma. Questo adempimento farà capire le intenzioni del Pd sul canone Rai e la compatibilità dopo le urne tra partiti coalizzati ma con idee diverse su diversi aspetti come, ad esempio, Lega, Fdi e Fi sull'integrazione europea.