Violente manifestazioni sono scoppiate in tre stati indiani, dopo la pronuncia di colpevolezza per violenza sessuale nei riguardi di Gurmeet Ram Rahim, leader della setta Dera Sacha Sauda. FOTO e VIDEO
È di almeno 28 morti e un centinaio di feriti il bilancio dei violenti scontri tra la polizia indiana e i centinaia di seguaci del guru Gurmeet Ram Rahim, il leader 50enne della setta Dera Sacha Sauda, condannato il 25 agosto per violenza sessuale. Nella foto, un membro delle forze di sicurezza indiane in azione durante gli scontri di Panchkula -
La notizia sul Guardian
La protesta è scoppiata subito dopo la pronuncia di condanna nei confronti di Rahim emessa dal tribunale di Panchkula, nello Stato settentrionale di Haryana. Secondo i primi rilievi, due stazioni ferroviarie e una stazione per il rifornimento di carburante sono state incendiate, numerosi giornalisti feriti e i loro automezzi distrutti -
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Sono almeno tre gli Stati indiani colpiti dalle violenze dei manifestanti: Haryana, Punjab, e il Territorio di Delhi dove l'intervento delle forze dell'ordine si è reso necessario alla periferia della capitale Nuova Delhi -
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I disordini erano annunciati già dalla mattinata di venerdì 25 agosto, quando ad attendere il verdetto sul "guru luccicante" si sono presentati migliaia di seguaci di Dera Sacha Sauda. Per controllarli, il governo indiano ha inviato 20 colonne di militari nella città di Panchkula. Nella foto, gli agenti indiani in tenuta antisommossa prima degli scontri -
Secondo quanto riferito dai media indiani la miccia delle proteste è stata innescata dalla pronuncia dei giudici, che sveleranno il prossimo 28 agosto l'entità della pena a carico di Rahim, il quale si è sempre dichiarato estraneo ai fatti -
Rahim, che afferma di avere 60 milioni di seguaci nel mondo, è arrivato in Tribunale scortato da oltre 100 suv. I fatti contestati al leader religioso risalgono al 2002, quando è stato accusato da due donne "Sadhvis", seguaci, di averle violentate. Un crimine riconosciuto oggi dai giudici indiani. Nella foto, un supporter di Rahim si dirige verso gli agenti con le mani alzate in segno di resa -
Rahim, che viene chiamato anche "rock guru" per i suoi comportamenti da rockstar, è stato inoltre accusato, nel 2015, di aver indotto alla castrazione 400 seguaci a partire dal 2000. La pratica avrebbe dovuto avvicinare gli adepti all'illuminazione. A denunciare il maestro è stato uno degli eunuchi pentiti. Nella foto, un vigile del fuoco spegne l'incendio appiccato dai manifestanti su un veicolo della televisione indiana -
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Una foto del guru Gurmeet Ram Rahim